La Madonna della Basella appare in un momento di tanta sofferenza, provocata da dure calamità naturali. Le sue parole sono premonitrici di un grande segno.
Nella notte dell’8 aprile la Madonna apparve per la prima volta a una contadinella quindicenne, Marina Cassone. In quella notte, una forte brina era scesa sulla campagna, devastandola. Nella mattina successiva la ragazza, sconvolta dall’accaduto, corse fino al campo paterno, noto come la Basella, per vedere i guasti causati.
Una volta che ebbe constatato che tutte le coltivazioni erano andate distrutte, la donna scoppiò in un pianto a diritto. Ma in quel momento di disperazione apparve di fronte a lei una signora, che insieme a sé aveva un Bambino, e che le stava dando la mano. Questa fin da subito la rincuorò, e le disse che per superare quelle difficoltà le sarebbe bastato tornare dopo nove giorni in quello stesso luogo.
Solo a quel punto la donna le avrebbe rivelato chi fosse, e in particolare che cosa voleva da lei. Così la donna il 17 aprile tornò in quel luogo e vide nuovamente la Signora, che anche stavolta era insieme al Bambino. Le rivelò la sua identità. Si trattava infatti nientemeno che la Regina del Cielo. La sua richiesta per la giovane fu di fare un voto di perpetua verginità, spiegandole che le era apparsa per una ragione ben precisa. Vale a dire per la consolazione sua e degli abitanti di Urgnano.
Dopodiché ci fu una richiesta. La Madonna chiese alla contadinella di scavare nel luogo in cui stava posando i piedi. Dandole una spiegazione. “Sotto queste pietre troveranno un altare a me dedicato”, le disse. “Dirai che, appena la mia chiesa sarà riedificata, un sacerdote novello celebri qui la sua prima messa per le anime dei defunti qui sepolti. Sappi che, se sapessero la devozione di questa chiesa, perfino gli sciancati si farebbero portare qui”.
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Il messaggio della Madonna continuò. “Dirai poi che ti confezionino una veste color rosso e celeste, che tu porterai tutte le domeniche venendo a questa chiesa. Inoltre ti sceglierai nove vergini, con le quali starai nella chiesa di Urgnano dalla prossima domenica delle Palme fino all’ora della Resurrezione di Cristo. In seguito verrai tutte le domeniche con queste fanciulle a questa chiesa e visiterai anche tutte le chiese del territorio di Urgnano“.
In un primo momento, la ragazza ovviamente non fu creduta. Tuttavia, in seguito si scavò e si trovò ciò che era stato annunciato. Nella data del primo maggio dello stesso anno fu così che il vescovo Lanfranco pose la prima pietra del santuario, in seguito edificato in soli tre mesi e allargato un secolo più tardi.
Giovanni Bernardi
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