Il titolo di Madonna della Divina Provvidenza mostra il ruolo fondamentale di Maria nell’economia della Salvezza.
Il dono e la Provvidenza più grande che Maria fece ai suoi figli è quello di averci donato il Figlio di Dio, Gesù. Che in Lei si fece carne. Maria si è fatta Provvidenza Ella stessa. Dicendo “sì” a Dio e accettando il piano di Dio su di Lei. Accogliendo il Verbo che concepì nel Suo grembo, per donarlo all’intera umanità.
L’origine del culto alla Madonna della Provvidenza
La Madonna inizialmente venne eletta a Macchia di Giarre, in provincia di Catania, patrona del paese sotto il titolo di Madonna della Provvidenza. Benedetto XIV nel 1744 concesse una messa in onore della beata Vergine Maria “Madre della divina Provvidenza”. Ciò presso la Congregazione dei Chierici Regolari di San Paolo, i cosiddetti Barnabiti. La Madonna era venerata con questo titolo a Roma, presso la Chiesa di san Carlo detta “ai Catinari”.
Così accadde infine che il 31 maggio 1986 la Madonna della Divina Provvidenza, con decreto dell’Arcivescovo Ordinario Militare per l’Italia poi confermato dalla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti il 19 luglio 1989, è stata nominata patrona del Corpo di Commissariato dell’Esercito Italiano.
Preghiera alla Madonna della Divina Provvidenza
Vergine Santa, tra tutti i titoli con cui ti onora e ti invoca il popolo cristiano quello di Madre della Provvidenza è tra quelli che a Te più si addicono. Tu sei per noi il segno della Provvidenza di Dio, perché, mediante Te, Dio ci ha donato Gesù segno del suo più grande amore per gli uomini, poiché da Gesù è venuta a noi la salvezza. Ma Tu sei ancora tra noi Provvidenza, perché ci educhi all’amore verso Gesù e verso i fratelli e sei anche per noi mediatrice di grazie.
Così questo nostro popolo da tempo ti vede e ti invoca: ti ha invocata come benedizione ai propri campi, protettrice in ogni calamità e bisogno spirituale. Ed esso ha sperimentato la validità della tua intercessione. Avvertiamo noi oggi il bisogno di tante cose, ma specie quello di non perdere il senso della nostra esistenza e di saper apprezzare il valore della nostra vita.
Non farci mancare questa conoscenza, provvedi a noi, con il tuo intuito materno questa sensibilità, e dacci la forza di vivere con spirito di fede la nostra vita con le sue sofferenze, le sue gioie e il suo lavoro.
Salve Regina…
Giovanni Bernardi