Durante l’assedio di Torino messo in atto dalle truppe francesi nel 1706, il Duca Vittorio Amedeo II di Savoia, meglio noto come la Volpe, si trovava in forte difficoltà.
Per fronteggiarla, fece voto a Maria di erigere sul colle di Superga un Santuario in caso di vittoria. Il Duca promise infatti alla Vergine che se il suo popolo avesse vinto la battaglia, allora avrebbe dato il via alla costruzione di una grande chiesa in onore della Vergine, esattamente in quel punto. Assieme a lui, si votò alla Madonna anche il principe Eugenio di Savoia-Soisson, futuro vincitore dei turchi che in quel momento comandava gli alleati dell’impero.
Il voto del duca e del principi per la liberazione del Piemonte
Il duca e il principe guidavano infatti l’esercito locale delle milizie piemontesi, e un giorno decisero di salire sul colle di Superga allo scopo di osservare dall’alto il campo di battaglia. Una volta però entrati nella piccola chiesa posta sul colle, i due si inginocchiarono davanti alla Statua della Madonna delle Grazie.
Sul colle cittadino infatti già dal 1461 vi era posta una piccola chiesetta in cui si recavano i fedeli del luogo per pregare la Madonna. Una parrocchia cittadina già attiva molto prima che venisse edificata la Basilica. In quegli anni, gli storici riportano che vi era “un monte acuto, e sul finire di esso una chiesa con tre altari situata nel luogo stesso ove ora si trova la chiesa della Regia Congregazione di Superga, ma in un sito più in alto”.
Il voto alla Madonna delle Grazie di Superga per sconfiggere i francesi
La costruzione del santuario avrebbe dovuto testimoniare la difesa spirituale della Città dall’esercito Franco-Spagnolo di Luigi XIV. E quindi la riconoscenza per l’Aiuto che Maria non aveva mai negato ai suoi figli. La battaglia si svolse in Borgo Vittoria, nel luogo dove ora sorge il Santuario della Madonna della Salute.
Le truppe piemontesi furono aiutate dagli Austriaci, alleandosi con le sue truppe. Queste, insieme, dopo una dura e sanguinosa battaglia ottennero un pieno successo a Torino. Che con tutto il resto del Piemonte ottenne la tanto desiderata libertà.
La costruzione della Basilica sul colle dove c’era la piccola chiesa
Vittorio Amedeo II in questo modo ottenne un successo prima difficilmente immaginato, liberando finalmente le sue terre dall’odiato nemico. Cosicché decise di fare fede all’impegno assunto. La costruzione del Santuario fu affidata all’architetto di Corte Filippo Juvarra.
Per la realizzazione del complesso verrà demolita la piccola chiesa già esistente, oltre che abbassato di almeno quaranta metri il colle. La prima pietra del Santuario venne posta nel 1717. L’inaugurazione avvenne nel 1731, dopo quattordici anni.
La Madonna in questo modo preparava la città di Torino ad accoglierla per mezzo del titolo con il quale è tutt’oggi riconosciuta dai torinesi, quello di Ausiliatrice del popolo cristiano.
Giovanni Bernardi
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