La Madonna dI Campagna mostrò la sua vicinanza ai veronesi grazie al segno proveniente da un’edificio abbattuto, da cui iniziò una lunga scia di guarigione.
La devozione alla Madonna di Verona riporta al momento dell’edificazione del tempio, avvenuta nel 1559, dopo la forte ondata di devozione popolare verificatasi intorno ad una immagine della Vergine che operò un primo grande miracolo, a cui ne seguirono molti altri.
L’anno in cui Verona fu colpita da una grave carestia
In quell’anno Verona e il suo contado furono colpiti da una carestia, e la disperazione portò molti uomini e donne a mettere le proprie preoccupazioni in mano alla Madonna. Tutto però riporta al 1517, quando i veneziani crearono la cosiddetta “spianata” abbattendo arbusti, abitazioni, chiese, conventi, tutto ciò che si trovava in prossimità delle mura cittadine.
L’idea era quella di assicurare la maggiore visibilità possibile alla campagna, in occasione della costruzione della nuova cinta bastionata. Tra le chiese rase al suolo, c’era anche quella di Sant’Agostino. Tra le macerie restò però in piedi una porzione di muro, totalmente dimenticato. Su questo si trovava un affresco trecentesco raffigurante la Madonna col Bambino e i Santi Bartolomeo e Antonio Abate, che era rimasto miracolosamente intatto.
I veronesi vi intravidero la vicinanza di Maria
I veronesi intravidero fin da subito, dietro la completa conservazione dell’immagine che battezzarono subito “Madonna della spianata”, un segno della vicinanza del Signore nella loro vita. Presto cominciarono però anche a verificarsi incredibili miracoli a favore delle persone che cominciarono a pregare dinnanzi a questa immagine.
La notizia delle proprietà taumaturgiche della sacra immagine si diffuse poi in maniera molto rapida. Nel 1587 era già noto che i miracoli accertati fossero ben ventidue. Il pellegrinaggio dei fedeli sul luogo cominciò giorno dopo giorno ad accrescere, fino a diventare quasi continuo.
Si decise di trasferire la venerata immagine
Le autorità cittadine, per evitare il trambusto che si stava creando, decisero di spostare la venerata figura della Madonna in luogo più sicuro. Così venne data disposizione di costruire una chiesetta in cui riporre l’immagine.
L’affresco fu staccato con molta cautela, sistemato su un carro e in seguito fu condotto in un nuovo luogo di culto più lontano dalle mura cittadine, tra una processione gremita di folla. L’area in cui fu posizionata l’immagine venne detta “Madonna di Campagna”, e qui presto si avviò il cantiere per la costruzione della nuova chiesa in onore dell’immagine miracolosa.
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Il giorno seguente la traslazione nella cappella provvisoria, ci fu però un secondo miracolo. L’affresco venne inspiegabilmente ritrovato in una posizione diversa da quella in cui era stato collocato. Tutti videro che da quel giorno si era posizionato rivolto verso la città, quasi a promettere protezione e a ringraziare coloro che l’avevano salvata
Giovanni Bernardi