Madonna di Fatima e Giovanni Paolo II legati da una mano invisibile – Video

Oggi, 13 maggio, ricorre l’anniversario di due avvenimenti che hanno segnato in modo indelebile la storia dell’umanità, e sono collegati tra loro dalla mano invisibile della Madonna di Fatima.

Da un lato la Beata Vergine Maria e dall’altro il suo figlio prediletto, papa Giovanni Paolo II, uniti da un disegno misterioso.

giovanni paolo II e la madonna di fatima
photo web source

Due eventi straordinari legati dalla mano della Madonna

Oggi, ricordiamo due avvenimenti straordinari che vedono al centro di tutto la Madre di Dio. Il 13 maggio nel 1917, iniziano le apparizioni a Fatima, con protagonisti tre bambini, Lúcia dos Santos di 10 anni, Jacinta Marto di 7 anni e Francisco Marto di 9 anni.La Beata Vergine Maria appare loro sopra un leccio, a Cova da Iria vicino a Fatima, in Portogallo.

Nello stesso giorno, il 13 maggio 1981 il tragico attentato a Papa Giovanni Paolo II in piazza San Pietro, per mano Mehmet Ali Agca, che ha sconvolto il mondo intero. Lui, killer professionista, si vanta di non avere mai fallito un colpo. Ma questa volta, inspiegabilmente, non riesce nel suo intento.

Sono le 17.17 del 13 maggio 1981. E’ un mercoledì, giorno dell’udienza pubblica del Papa, che a quell’ora sta facendo il suo secondo giro di saluto a bordo della jeep bianca scoperta, in piazza San Pietro, gremita di pellegrini provenienti da tutto il mondo, Giovanni Paolo II saluta affettuosamente con baci e abbracci i bimbi che gli vengono porti.

Subito dopo che il Papa, tiene tra le braccia una piccola bambina che si chiama Sara Bartoli, Mehmet Ali Agca, un turco, che si trova a soli tre metri e mezzo, impugna una “Browning” calibro 9 e spara con precisione. Partono due colpi che colpiscono il Papa all’addome. Giovanni Paolo II si accascia, dolorante, a sostenerlo c’è Mons. Stanislao Dziwisz, suo fedelissimo segretario.

A poca distanza, l’attentatore Agca che ha preso la mira è convinto di averlo ucciso. E’ un terrorista professionista, noto alle polizie di mezzo mondo. È lì per assassinare il primo Papa in epoca moderna, vuole passare alla storia anche se, dietro di lui, c’è una trama di connivenze, aiuti dei servizi segreti dell’Est, fiancheggiatori della peggior specie, di cui ancora oggi rimangono lati oscuri.

photo web source

La Madonna opera il miracolo

Le pallottole trapassano il corpo del Papa ma non ledono gli organi vitali. Il primo proiettile attraversa l’osso sacro, esce dai lombi, sfiora lo schienale della Fiat Campagnola bianca e colpitsce al torace la pellegrina americana Ann Odre, alla quale verrà poi asportata la milza. Il secondo proiettile frattura l’indice della mano sinistra del pontefice, ferisce di striscio il braccio destro appena sopra il gomito e colpisce al braccio sinistro un’altra turista statunitense, Rose Hall. Il Papa portato via d’urgenza in ambulanza, è assistito dal suo medico personale, Renato Buzzonetti.

Oramai privo di conoscenza, è portato in sala operatoria. Il polso è quasi impercettibile. Riceve l’unzione degli infermi dal suo segretario particolare, don Stanislao Dziwisz. L’anestesista gli toglie l’anello dal dito. Malgrado la perdita di ben tre litri di sangue, stia per provocare la morte per dissanguamento, il cuore regge. Tutto il mondo è col fiato sospeso e prega per lui. L’intervento in sala operatoria, dura oltre cinque ore, ma è portato a termine con successo”

Sabato 16 maggio 1981, Giovanni Paolo II registra, in sala di rianimazione al Policlinico Gemelli, la preghiera domenicale. La sua voce comprensibilmente affaticata, viene diffusa domenica 17 maggio. Parole di perdono che riecheggiano con forza ancora oggi: “Prego per il fratello che mi ha colpito, al quale ho sinceramente perdonato. Unito a Cristo, sacerdote e vittima, offro le mie sofferenze per la Chiesa e il mondo”. Il fatto fa crescere ancor di più la popolarità già immensa di questo Papa, immettendovi un elemento di maggiore profondità.

La mano della Madonna protegge Giovanni Paolo II

Giovanni Paolo Il è convinto che sia stata la Madonna a salvarlo: il 13 maggio è infatti il giorno della prima apparizione della Beata Vergine Maria ai pastorelli di Fatima, avvenuta nel 1917. Il 13 maggio 1982, il Papa si reca in pellegrinaggio a Fatima per ringraziare la Madonna. E ora uno dei proiettili che lo hanno colpito, è incastonato, in segno di ex voto nella corona della statua della Madonna di Fatima, in ricordo di quel giorno, in cui l’invisibile si fece presente.

Qualche anno dopo,  il 13 maggio 2000 il Papa permette che si sveli il segreto del secolo, la “Terza parte del Segreto di Fatima”.

Quel “vescovo vestito di bianco che cammina fra i cadaveri dei carbonizzati e giunge ai piedi di una grande croce e cade a terra morto colpito da frecce e armi da fuoco” secondo suor Lucia, sarebbe proprio Giovanni Paolo II.

Un mistero che non è ancora oggi del tutto chiarito, come lo stesso Papa Emerito Benedetto XVI ha espresso in occasione della Canonizzazione dei due veggenti, Giacinta e Francisco Martos, avvenuta a Fatima il 13 maggio 2010, durante la quale ha affermato, che si sbaglia chi pensasse che il messaggio profetico di Fatima si è concluso. 

Gestione cookie