Nel 1628 la Madonna di Fontanellato, già molto venerata dai fedeli, guarì un uomo molto malato, facendo accrescere devozione e fiducia filiale nei suoi confronti.
In quell’anno, infatti, un certo Gian Pietro Ugolotti di Borgo San Donnino, oggi Fidenza, venne colpito all’improvviso da una continua forte febbre maligna. L’uomo aveva già sessantacinque anni e, stando all’età media di vita in quel periodo storico, era molto vecchio. Dopo la malattia, pensava che non sarebbe sopravvissuto.
Così si affidò alla Santissima Vergine di Fontanellato, che si venerava già allora nel comune italiano della provincia di Parma, invocando la guarigione. L’uomo, dopo le sue invocazioni, guarì. Subito la notizia del miracolo si sparse in tutta la regione.
Il prodigio venne approvato dalla Curia di Parma, e in seguito rappresentato anche in un quadro votivo. La notizia del miracolo si diffuse ben presto in tutta l’Emilia e nelle diocesi limitrofe.
La storia dell’immagine risale invece a qualche anno indietro, precisamente al 1615, quando i padri domenicani di Fontanellato ordinarono a un anonimo artista parmense di scolpire in legno la statua della Madonna del Rosario.
Chiesero anche di rivestirla con preziosi abiti, in uso in quei tempi, al fine di esporla sopra l’altare della sua cappella alla venerazione dei fedeli. Per l’occasione il superiore del convento, padre Bonifacio, organizzò per il 9 ottobre 1616 una Processione solenne “con occasione di far portare la Madonna di rilievo”.
Nell’immagine Maria regge Gesù Bambino che benedice e porge la corona del Rosario ai fedeli. Da subito l’effige entrò nel cuore e nella devozione del popolo. Così anno dopo anno i padri, fini e dotti teologi, istruirono i fedeli sul significato della sacra immagine e su come dovesse avvenire una corretta venerazione.
La devozione e la fiducia nella Vergine si illuminò quindi giorno dopo giorno, con annessi numerosi prodigi per la popolazione, dettagliatamente riportati dalle cronache del tempo.
La costruzione di un più vasto e ampio edificio sacro fu perciò conseguenza anche del grande afflusso dei fedeli, che cresceva anno dopo anno. Tuttavia il progetto per il nuovo santuario venne interrotto con la terribile peste scoppiata nel 1630, che raggiunse anche Fontanellato. Poco dopo, fu la guerra scatenata dal governatore di Milano contro il ducato di Parma che bloccò i lavori.
Infine, per cercare di salvare l’immagine miracolosa della Madonna del Rosario da possibili sacrilegi per mano dei soldati che pattugliavano la zona, i padri di Fontanellato la trasferirono a Parma per esporla nella chiesa di San Pietro Martire, in cui vivevano i loro confratelli, a quei tempi nella zona dell’attuale piazza della Pace, davanti al monumento a Giuseppe Verdi.
La Madonna graziò la cittadina e il ducato di Parma con il dono della pace, oltre che con grazie e prodigi materiali e spirituali. Uno dei miracoli più conosciuti sarà quello accaduto alla Madri Agostiniane di San Cristoforo, sorelle che vivevano in estrema povertà, spesso cibandosi solamente di un pezzo di pane da intingere nel vino.
La Madre Priora riponeva tutte le sue speranze nella Madonna di Fontanellato, e allora chiese alle consorelle di recitare cento Ave Maria in onore della Madonna per chiedere il suo soccorso. La mattina dopo trovarono nella propria botte vino “chiaro e bello come un rubino”.
Molte grazie vennero poi fatte ai bambini, e non a caso si dice che la Madonna di Fontanellato abbia un’attenzione speciale nei confronti dei piccoli innocenti, e per questo è anche conosciuta come “la Madonna dei bambini”.
Una volta ristabilita la pace a Fontanellato, l’immagine miracolosa venne riportata da Parma nella cittadina con un viaggio trionfale. Nel 1637, il lunedì dopo la Pentecoste, arrivò tra i grandi applausi del popolo in festa nella chiesa di San Pietro Martire.
Con questo ritorno cominciò anche la costruzione della nuova chiesa, che diventerà quella attuale. Ci vorranno almeno vent’anni per completarla. L’innalzamento del trono della Madonna avvenne nel 1650.
La statua della Madonna col Bambino venne infine incoronata regalmente il 18 agosto del 1660 dal vescovo di Fidenza, monsignor Alessandro Pallavicino, e da allora il 15 agosto resterà sempre festa solennissima per Fontanellato.
Giovanni Bernardi
Nell'attesa del Giubileo, Papa Francesco istituisce una festa davvero particolare per dare maggior risalto a…
Tutto ha inizio con la venerazione di un sacerdote alla Madonna del Lume che si…
Per nove giorni consecutivi ci rivolgiamo con fiducia alla Vergine Maria che per il tramite…
Papa Francesco durante l'Udienza generale del mercoledì ha annunciato la tanto attesa data di canonizzazione…
Il 21 novembre si ricorda la Presentazione della B.V. Maria al tempio e rappresenta l'offerta…
Meditiamo il Vangelo del 21 Novembre 2024, iniziando la giornata con una profonda riflessione sulla…