Nel 1685 in Austria, nella valle di Innsbruck, nei dintorni di Oberin, accadde al contadino Leopold Gassler un fatto a dir poco sorprendente.
Si era sotto il periodo di Natale, e la moglie di Leopold stava preparando la casa in attesa della festa. Tutt’a un tratto, sentì un rumore sospetto, e ciò la mise subito sull’attenti. Ai suoi orecchi sembrava quasi che ci fosse qualcuno che stesse piangendo nell’altra stanza. Si trattava, nello specifico, di una voce femminile.
Ogni momento che passava i singhiozzi uditi dalla donna, inoltre, si facevano più intensi e profondi. Sembrava che la persona che stesse piangendo era in preda alla disperazione più nera. La donna, tuttavia, era certa di essere sola dentro la sua abitazione. Così prese il coraggio a due mani e, incuriosita da ciò che stava udendo, andò a vedere.
Con suo grande stupore, la stanza da cui proveniva quel pianto era totalmente vuota. Eppure quel lamento non cessava affatto, anzi si sentiva ancora più forte. Sembrava quasi provenire dalla direzione di una cassapanca, posizionata in quell’anfratto, dove peraltro era praticamente da sempre.
La donna allora non fece altro che la cosa più ovvia di tutte: spostò il mobile. Con sua maggiore sorpresa si accorse che dietro di questo si trovava un quadro della Madonna. L’immagine era tutta coperta di polvere, e non l’aveva mai vista prima. Una volta tornato a casa, chiese al marito se lo conosceva. Anche lui, dal suo canto, affermò di non avere mai visto quel dipinto.
Tuttavia, il fatto più sconvolgente era che il quadro non cessava di piangere. L’immagine, insieme al rumore insistente di pianto, lacrimava fisicamente, e non serviva nulla asciugare quelle lacrime. Perché non cessava.
In poco tempo, quel particolare prodigio giunse sulla bocca di tutti. Superò presto casa dei coniugi, e la popolazione locale cominciò a recarsi in questo posto per assistere al miracolo. Arrivò presto anche il parroco, che a sua volta avvisò il vescovo.
Partì anche una rigorosa indagine su quanto stava accadendo, in cui fu coinvolto persino un notaio. Insieme a molti testimoni e all’intervento di esperto a valutare il caso dal punto di vista scientifico. Ma le lacrime non cessavano di scorrere. Tanto che il vescovo, a un certo punto, colpito dall’evidenza di quei fatti miracolosi, decise di trasportare l’icona prodigiosa all’interno della chiesa di Inzing.
Nel momento in cui fu posizionata all’interno del tempio, di colpo, le lacrime di Maria smisero di scendere. E in compenso i colori del dipinto, all’improvviso, assunsero un tono incredibilmente luminoso. La luce che emanava ora il dipinto era a dir poco straordinaria.
Non fu l’unica volta che i fedeli assistettero a fatti prodigiosi legati al dipinto della Madonna di Inzing. Infatti accadde che anche nel 1814 gli occhi e le labbra dell’immagine si mossero davanti ai pellegrini, che rimasero esterrefatti ed estasiati. La Vergine aveva scelto proprio loro per manifestarsi e per donare innumerevoli grazie.
Giovanni Bernardi
“Fammi sentire la tua presenza”. È la preghiera della sera da recitare questo Giovedì per…
Gesù ci ha offerto molti insegnamenti di vita cristiana attraverso le sue parabole. Tra queste,…
La commovente storia di un uomo concepito da uno stupro che esalta il coraggio della…
Nell'attesa del Giubileo, Papa Francesco istituisce una festa davvero particolare per dare maggior risalto a…
Tutto ha inizio con la venerazione di un sacerdote alla Madonna del Lume che si…
Per nove giorni consecutivi ci rivolgiamo con fiducia alla Vergine Maria che per il tramite…