Madonna di Schoenstatt: Maria dona grazie e invita alla testimonianza

La Madonna di Schoenstatt dalle rive del Reno diventò Movimento evangelico di testimonianza in tutto il mondo.

Madonna di Schoenstatt
Madonna di Schoenstatt – photo web source

Tutto risale al 18 ottobre 1914, quando padre Josef Kentenich decise di consacrarsi alla Vergine, e le chiese di trasformare la piccola cappella abbandonata in un luogo di fulgido pellegrinaggio. Il piccolo santuario dedicato alla Madonna di Schoenstatt, che in tedesco significa “luogo bello”, si trova in una una valle sulle rive del Reno da cui appunto si origina il nome.

Il sacerdote offrì i suoi sacrifici alla Madonna

In quella data il sacerdote offrì i suoi sacrifici, gioie e preghiere per la trasformazione del mondo che lo circondava, e per poter annunciare la fede nella sua terra. Questa consacrazione fu un’Alleanza d’Amore, che la Madonna accettò trasformando ben presto quel luogo in meta di pellegrinaggio per migliaia di persone.

Negli anni quaranta si cominciò a costruire numerose cappelline simili in giro per tanti Paesi nel mondo. In questo modo, il piccolo Santuario diventò sorgente spirituale d’un movimento internazionale all’interno della Chiesa.

Madonna di Schoenstatt
Madonna di Schoenstatt – photo web source

Il movimento frutto di una consacrazione

Padre Kentenich comprese qual’era il discernimento del volere di Dio nei riguardi della Cappella di Schoenstatt partendo dalla consacrazione straordinaria a Maria, e così nacque il Movimento Apostolico di Schoenstatt.

Nel 1898 il pittore piemontese Luigi Crosio eseguì il dipinto originale della Vergine con Bambino dal titolo “Refugium peccatorum”, utilizzato come icona di Schoenstatt. Maria viene venerata con un titolo consolidatosi lungo la storia del Movimento, quello di Madre Regina e Vincitrice Tre volte Ammirabile di Schoenstatt.

Il Santuario della Madonna di Schoenstatt

Migliaia di fedeli visitano ogni anno il Santuario della Madonna di Schoenstatt a Roma, benedetto l’8 settembre 2004 e costruito su un terreno visitato da padre Kentenich nei giorni della chiusura della Concilio Vaticano II, oltre che in tutti i luoghi del mondo in cui questo titolo viene riproposto. In questo modo i fedeli sperimentano la vicinanza di Dio e di Maria, Sua Madre, che concede dal suo Santuario tre grazie in particolare.

Madonna di Schoenstatt
Madonna di Schoenstatt – photo web source

Queste sono, in primo luogo, la grazia dell’accoglienza. Poi la grazia della trasformazione interiore. Infine la grazia della fecondità apostolica. La prima grazia diventa fondamentale in un tempo, come questo, pieno di incertezza e confusione, dove milioni di persone soffrono spiritualmente oltre che materialmente.

La Grazia della fecondità apostolica

Maria porta la sua protezione materna che conduce al cuore di Cristo, portando quindi in questo modo l’amore del Signore infinito e misericordioso. Nel secondo caso, le grazie di Maria permettono ai fedeli di vivere un continuo processo di trasformazione interiore in Gesù Cristo, e così la Sua Luce splende nei suoi figli.

Madonna di Schoenstatt – photo web source

Nell’ultima grazie, quella della fecondità apostolica, la Chiesa ravviva il suo spirito missionario per portare la buona novella al mondo intero, sempre più lontano dal Signore e dalla Sua Grazia. In questo modo Maria dal suo Santuario invita tutto il mondo a vivere fino in fondo l’amore del Signore, facendo dei suoi figli strumenti di testimonianza e di evangelizzazione.

Giovanni Bernardi

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