Nel 1618 la Madonna di Squinzano apparve a una giovane leccese, guarendola da una fattura lanciata da un pretendente che le stava distruggendo la vita.
Una giovane vedova di Lecce, Maria Manca, venne colpita da una fattura che le lanciò un suo spasimante. La donna, dopo quella triste vicenda, iniziò a soffrire di violente ossessioni. Ogni giorno della sua vita era segnato da pensieri ossessivi che non la lasciavano stare, e che le impedivano di vivere in maniera normale e serena la sua vita semplice e onesta, altrimenti dedita al lavoro nei campi.
La Madonna di Squinzano libera la ragazza da un triste maleficio
Mentre in un pomeriggio di sole stava raccogliendo olive, nel suo podere situato a Squinzano, apparve all’improvviso di fronte a lei la Vergine. Maria durante l’apparizione le pose sulla un garofano, che la giovane avrebbe dovuto portare al Crocifisso di una cittadina poco distante, Galatone.
La ragazza eseguì subito l’ordine che le diede la Madonna. Nel compiere il percorso, in maniera inaspettata, cominciò a sputare dalla sua bocca grumi di capelli e pece. Dopo quel momento inquietante, la giovane venne liberata all’istante dalla fattura che le era stata fatta.
La mano della giovane mantenne per sempre quel soave profumo
Al termine di quel percorso, una volta consegnato il garofano, l’impronta e il profumo di quel fiore le rimasero per sempre sulla mano. Così da quel giorno decise di edificare un santuario in quello stesso lembo di terra. Segnando anche il perimetro sul terreno. Il giorno successivo però, tornati nel luogo, si accorsero che il tracciato segnato il giorno prima era stato miracolosamente modificato.
Si tratta cioè dell’attuale Santuario della Madonna dell’Annunziata e del Garofano, che si trova a Squinzano, in provincia di Lecce, e dove Maria continua a operare grandi grazie a tutti i fedeli che da questo luogo la invocano con cuore aperto e pronto ad accogliere il suo amore materno e misericordioso.
Giovanni Bernardi