Madonna del Frassino: la statua ritorna da sola al suo posto

La Madonna del Frassino apparve tra la boscaglia ponendo fine alle sofferenze di un popolo e dando inizio a una straordinaria devozione. 

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L’evento risale all’inizio del sedicesimo secolo, e più precisamente al 1508, quando Austria, Francia e Spagna si allearono, seppure in maniera segreta, con l’intenzione di assalire la Serenissima Repubblica di Venezia.

Il duro contesto dell’evento miracoloso

L’anno seguente, nel 1509, le truppe francesi, che erano comandate dal re Luigi XII, giunsero a Peschiera, che di fatto rappresentava l’ultimo baluardo della Serenissima. La difesa fu forte, tanto che i difensori riuscirono a resistere all’assalto dei francesi.

Tuttavia alla lunga l’eroismo finì per cedere potenza degli assalitori. Una volta che questo accadde, finirono per massacrare l’intera guarnigione. La violenza fu radicale e colpì fino all’ultimo uomo.

Il paesaggio desolato che trovava l’invocazione alla Vergine

Alla durezza di queste stragi si aggiunsero la peste provocata dalla miseria e dalla putrefazione dei cadaveri. Non bastasse, arrivò anche un furioso terremoto. “E’ più facile che si possano contare le gocce del mare, che non i mali portati dalla guerra che lungamente afflissero Peschiera”, si riporta dall’epoca.

Proprio in questo paesaggio desolato, fatto di poderi devastati e di casolari bruciati, oltre che di una boscaglia aggressiva che portava a una situazione di incuria e degrado, avvenne l’evento prodigioso.

Maria risponde alle invocazioni nel dolore

La Madonna rispose alle invocazioni di quanti soffrivano tremendamente per quella situazione. Era l’11 maggior dell’anno 1510 quando un contadino stava in campagna, nella contrada della Pigna, per acconciare le viti e vide lontano una terribile serpe. Si bloccò per il grande timore, quasi come se fosse privo di sensi.

A quel punto alzò gli occhi al cielo, rivolgendosi alla Vergine. Tra le fronde di Frassino vide la figura di una bellissima Donna, una statua, a cui si genuflesse subito. In quel gesto perse ogni timore, al contrario si trovò ad essere pieno di consolazione. Poi si alzò in piedi, si accostò al Frassino, stese la mano verso la statua per portarla a casa, e così fece, con grande gioia.

La statua ritornava sul luogo del Frassino

Una volta giunto a casa la mostrò ai suoi domestici e la pose sotto chiave in una cassa, perché desiderava essere l’unico custode del tesoro. Incredibilmente, però, la piccola statua della Madonna ritornò sulla pianta del frassino.

Una volta appurato l’evento prodigioso, l’immagine venne portata nella Chiesa della Disciplina per essere custodita. Ancora una volta, però, l’immagine ritornò sulla pianta del Frassino. L’uomo andò a recuperare ancora la statuetta che si riportò a casa, mostrandola ai familiari e raccontandogli quanto era accaduto.

Tutta la città venne a conoscenza del prodigio

Presto tutta la città ne venne a conoscenza, e tutti volevano vedere l’immagine. Così si originò questo straordinario culto, dopo che Bartolomeo decise di rendere pubblico il suo tesoro.

Scriveva nel 1990 Mons. Eugenio Ravignani, allora Vescovo di Trieste: “Non so se l’avete notato, é una Madonna silenziosa, non ha detto una parola sola. Lei tace: l’umiltà del suo silenzio. Poi avete notato che quasi quasi voi ed io siamo presi da un certo stupore, perché cerchiamo un’immagine della Madonna e ci troviamo dinanzi ad una piccola statua, ma così piccola: è l’umiltà della sua piccolezza, di Lei che sempre amò chiamarsi Piccola. E poi ancora questo strano fatto: l’immagine scompare e si trova là soltanto dove è apparsa la prima volta: l’umiltà di essere nelle mani di Dio che la colloca là dove Egli vuole.

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Maria nel suo silenzio, ci rimanda alla parola della Scrittura santa e ci rimanda al Figlio suo che ha parlato sì con le labbra, ma che ha parlato ancora più eloquentemente donando se stesso sulla croce… Anche tu non cercare mai di essere grande, rimani piccolo, resta così. Il Signore poi ti farà crescere, sarà il suo amore che ti farà grande, sarà il suo amore che ti darà prestigio, perché sei suo figlio. Ma non dimenticare che devi essere piccolo”

Giovanni Bernardi

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