La Madonna di Kazan trasudò olio dal 1982 fino al 26 novembre 1990, a Damasco, al seguito delle apparizioni ricevute da una veggente siriana.
Tutto cominciò quando tre donne di diverse fedi, ovvero quella cattolica, ortodossa e musulmana, stavano in preghiera attorno a un capezzale nel quartiere Soufanieh della città di Damasco, in Siria. Era il 22 novembre 1982. Alla donna cattolica, a un certo punto, cominciarono a uscire luce e poi olio dalle mani. La donna musulmana, impressionata, la esortò a metterli su di un malato, che fu immediatamente guarito.
Cinque giorno dopo questo fatto miracolosa, l’olio iniziò a trasudare da una piccola immagine della Madonna di Kazan. Si tratta di una famosa icona venerata sia dai cattolici che dai cristiani ortodossi, nota per compiere numerosi miracoli e guarigioni. L’olio uscì dall’immagine, ad eccezione di una pausa di un anno nel 1985-86, fino al 26 novembre 1990.
L’inizio dei fatti prodigiosi riporta infatti al 15 dicembre 1982, quando Myrna, membra della Chiesa greco-cattolica melchita, vide apparire di fronte a sé la Madonna, proveniente da un globo di luce su un albero di eucalipto.
Da quel giorno eccezionale, la giovane vide ripetutamente la Madonna, e ricevette numerosi messaggi sia da Gesù che da Maria. Il tutto, appunto, fino al 26 novembre 1990. In quel giorno ricevette il congedo della Vergine. “Mi stai vedendo per l’ultima volta fino a quando la festa della Pasqua sarà unificata”, le disse la Madonna in quella apparizione.
Un messaggio cioè rivolto all’unità dei cristiani, in particolare per quanto riguarda l’accordo tra i cristiani sulla data del giorno di Pasqua, che come noto è storicamente diversa nelle chiese occidentali e orientali. La giovane Myrna sentì la Vergine ripetere le parole bibliche di Gesù: “Amatevi l’un l’altro. Portate i pesi gli uni degli altri e perdonate. Non temete, io sono con voi”.
In un altro messaggio, Myrna sentì la Madonna affermare: “Dio mi salva, Gesù mi illumina, lo Spirito Santo è la mia vita, quindi non temo nulla”. La Vergine avrebbe così promesso alla giovane che sarebbe tornata da lei in apparizione solamente negli anni in cui cattolici e ortodossi celebrano insieme la Pasqua. Questo infatti, per via della differenza nei calendari liturgici, avviene di rado, e in maniera casuale dettata appunto dal calendario.
La notizia di queste vicende prodigiose si diffuse ovviamente ben presto in tutta la Siria, che già in quegli anni viveva tempi molto duri. Il 28 novembre 1982 nella capitale siriana di Damasco sono così arrivati quattro ufficiali dei servizi segreti. “Credevano che ci fossero dei tubi; hanno smontato l’immagine, ma l’olio continuava a uscire“, raccontò padre Elias Zahlaoui, parroco della chiesa di Notre Dame de Damas.
“L’hanno rimessa a posto rispettosamente, e hanno chiesto a Myrna di lavarsi le mani davanti a loro, dal momento che avevano sentito dire che Myrna aveva l’olio sulle mani. È stato fatto”, racconta. “Si è asciugata le mani con l’asciugamano, e poi le hanno dato dei fazzoletti di carta. Si è asciugata le mani davanti a loro, e poi le hanno chiesto di ricominciare a pregare. All’istante le due mani si sono ricoperte d’olio. Le hanno preso le mani, le hanno strofinato le palme”.
Il sacerdote raccontò che in quella occasione un agente disse al medico: “Allora, hakiim (maestro, ndr)?”. Il medico levò la mano, e lo sguardo al cielo. Poi rispose: “Allah Akbar”. Vale a dire: Dio è grande. “La cosa è finita in questo modo: non ne abbiamo saputo più nulla”, disse padre Elias.
Pare che la questione finì addirittura nelle mani di Hafez Al Assad di Siria, alawita e padre del presidente attuale Bashar Hafiz al-Assad.
Si riporta che nel momento in cui il presidente cominciò a soffrire del male che in seguito l’avrebbe ucciso, si venne a domandare un’immagine della Madonna di Soufanieh, insieme a un batuffolo di cotone impregnato di olio miracoloso. Per portarlo al presidente. Myrna scrisse qualche parola sul retro di un’immagine, anche se nessuno conosce in particolare che cosa venne scritto.
Così vi aggiunse un pezzetto di cotone, e il tutto venne così portato alla presidenza. I fedeli della Vergine miracolosa di Kazan attribuirono il merito di aver prolungato l’esistenza del rais proprio a questi fatti specifici.
A partire, poi, dal 1983 Myrna ricevette, in maniera occasionale, intense ferite stigmatiche, che si presentarono durante le diverse estasi. Le ferite erano ampiamente visibili a tutti durante il giorno. Tuttavia, queste scomparivano completamente entro la mezzanotte.
Furono così molti i miracoli che sono stati attribuiti all’olio che trasudò in continuazione tanto dall’icona miracolosa quanto dalle mani della veggente. Ancora oggi, il 26 novembre iniziano le celebrazioni per l’anniversario annuale, con una Messa in chiesa, a cui fanno seguito preghiere e feste serali.
Giovanni Bernardi
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