La statua della Madonna di Loreto ha suscitato la curiosità di molti studiosi. A cosa si deve il suo colore scuro? Scopriamolo insieme
Ripercorriamo la storia della Vergine lauretana, sin dal prodigioso trasporto angelico della sua dimora, avvenuto nel 1294.
Le prime notizie documentate circa la Madonna di Loreto risalgono al 1440. Si tratta di alcuni opuscoli in forma di preghiere, prodotti da Santa Caterina de’ Vigri. Chi raccolse tali opuscoli nel 1468 (o 1469) è Giacomo Ricci, autore dell’importante scritto Virginis Mariae Loretae Histori. Grazie a questi scritti, conosciamo la storia della Vergine lauretana. Secondo la tradizione, alcuni angeli trasportarono prodigiosamente la dimora della Vergine Maria fino alla città di Loreto, nella notte tra il 9 e 10 dicembre del 1294. È in questo luogo che sorse il Santuario lauretano.
Gli scritti ci danno un’altra importante notizia: insieme alle mura della Santa Casa, trasportate da Nazareth a Loreto, inizialmente era venerata non una statua, come oggi, ma un’icona dipinta su tavola. Nel corso del XVI secolo, una statua lignea di abete rosso sostituì la precedente raffigurazione di Maria. La particolarità di questa raffigurazione è il volto scuro, caratteristica comune alle icone più antiche. Spesso il colore scuro e bruno era dovuto ai fumi delle lampade ad olio e delle candele, che tendevano a scurire gli originari colori.
Ma bisogna tenere in considerazione un altro fattore importante: spesso le raffigurazioni della Vergine Maria erano appositamente rappresentate nere (le Madonne nere sono diffuse in tutto il mondo). Questa tradizione trae origine dalla Sacra Scrittura e, nello specifico, dal Cantico dei Cantici: Bruna sono ma bella, o figlie di Gerusalemme […]. Non state a guardare che sono bruna, poiché mi ha abbronzato il Sole. (Cantico dei Cantici 1, 5-6). In questo caso, il Sole rappresenta la figura di Dio.
La Vergine lauretana fu protagonista di un tragico evento nel corso del XX secolo. Nel 1921 un disastroso incendio incenerì la scultura. Immediatamente ne fu scolpita una nuova, simile alla precedente, che raffigura in modo analogo il volto scuro di Maria Vergine. Il nuovo modello, scolpito nel 1922, è stato prodotto con legno di cedro del Libano, che presenta una tinteggiatura più uniforme e accentuatamente nera, più di quanto si era abituati a vedere.
O Maria, Vergine immacolata per la tua Santa Casa che gli angeli trasportarono sull’ameno colle di Loreto, rivolgi il tuo sguardo benigno su di noi. Per le Sacre Mura ove nascesti e vivesti fanciulla nella preghiera e nell’amore più sublime; per le pareti fortunate che udirono il saluto dell’Angelo che ti chiamava: “Benedetta fra tutte le donne” e che ci ricordano l’Incarnazione del verbo nel Tuo purissimo seno;
per la Santa Casa ove vivesti con Gesù e Giuseppe e che nel corso dei secoli fu meta ardentemente desiderata dei Santi che si stimarono fortunati imprimere ardenti baci sulle Tue Sacre Mura, concedici le grazie che umilmente ti chiediamo e dopo quest’esilio la fortuna di venire a ripeterti in Cielo il saluto dell’Angelo: Ave Maria.
Fabio Amicosante
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