Sono numerose le testimonianze riguardanti le guarigioni miracolose operate dalla Madonna di Loreto, conosciamone qualcuna.
Queste sono tre delle testimonianze più importanti relative all’influsso benefico della Beata Vergine a Loreto.
La Beata Vergine con le sue intercessioni nei vari luoghi in cui si è manifestata ha concesso grazie miracolose a molti fedeli. Il miglior modo per diffondere questa verità è quello di raccontare le testimonianze di chi quelle grazie le ha ricevute. Se le grazie concesse nei Santuari di Lourdes e Fatima sono note, meno lo sono quelle che la Madonna ha concesso ai fedeli al santuario di Loreto. Per questo oggi vi racconteremo tre storie di guarigione che, senza fede, hanno dell’incredibile.
La grazia a Giuseppina Comaschi
La prima storia di guarigione miracolosa riguarda Giuseppina Comaschi: questa donna di 40 anni un giorno ha cominciato a soffrire di dolori articolari, anemie e artrite cronica. Era l’agosto del 1939 quando il medico della donna scriveva una diagnosi funesta: presentava delle anemie accentuate, dolori articolari fortissimi e la sua massa muscolare era divenuta ipotonica, ovvero era totalmente inferma. Il mese successivo Giuseppina chiese al marito di accompagnarla a Loreto, la donna voleva pregare la Madonna ed il marito esaudì il suo desiderio. Di quella visita Giuseppina racconta:
“ Al mattino fui portata nel Santuario per la Messa. Dopo la Comunione mi sentii male, ma male assai: credetti di morire. Stavo per chiamare aiuto, quando mi sentii avvolta tutto il corpo da un calore straordinario, che mi donò poi un benessere mai provato. In quell’istante sentii tutta la forza di alzarmi e di camminare. Venni poi portata nella Casetta ove il ‘Verbo si fece carne’; provai come un’estasi dolcissima. Non dissi nulla di quello che mi era avvenuto. Nel pomeriggio, durante la benedizione eucaristica, la grazia fu completata. Tutta la notte successiva dormii profondamente. Al mattino feci tutto da me. La mia guarigione era ormai nota a tutti: anzi la folla di pellegrini mi circondò e mi portò in trionfo. I medici di Loreto dichiararono concordi la mia piena guarigione. Il ritorno fu ugualmente trionfale”.
Le guarigioni di Adinolfa e Bruno
La seconda storia riguarda Sala Adinolfa, una donna di 30 anni con una paralisi alle gambe che nel 1936 si trovo a dover fronteggiare un peggioramento delle sue condizioni: la parali si era estesa al tronco e rischiava di farla diventare un vegetale. Adinolfa si recò da più medici, ma la diagnosi fu sempre la stessa: non c’è cura. Allora decise di rivolgersi alla Madonna ed affrontò un pellegrinaggio a Lourdes, ma le sue preghiere non vennero accolte. Il mese seguente Adinolfa fu portata al santuario di Loreto con gli ammalati della Lombardia. Durante la messa, la donna avverti una sensazione di pace seguita da una di immenso calore prima alle gambe e poi alla colonna vertebrale, al ritorno a Como era guarita.
La terza storia riguarda un uomo fiorentino, Bruno Baldini: un giorno mentre andava in moto ebbe un grave incidente e finì in ospedale. I medici gli dissero che l’urto aveva causato gravi danni cerebrali e con il passare dei giorni ha sviluppato problemi motori oltre a non riuscire più a parlare. Una notte in sogno udii una voce che gli diceva di andare a fare visita alla Madonna in un santuario, così il giorno dopo decise di andare a Loreto con il gruppo degli ammalati. Quella sera, in albergo, la stessa voce del giorno prima gli disse di alzarsi e parlare, l’uomo si alzò di scatto, andò dal vicino di stanza e gli urlò: “Sente? Parlo, posso parlare!”. Dopo quella guarigione Bruno ha confessato: “Nessuno può immaginare quello che provai nel riascoltare la mia voce dopo quattro anni, mentre credevo di averla perduta per sempre”.
Segui tutte le nostre News anche attraverso il nuovo servizio di Google News, CLICCA QUI
Luca Scapatello