La Madonna Marcelliana si manifestò nel quinto secolo agli abitanti di Monfalcone su un barca, con l’arrivo di una statua guidata da una mano invisibile.
Nel quinto secolo infatti una barca alla deriva venne avvistata nel golfo di Panzano, a Monfalcone, in provincia di Gorizia. A bordo di questa barca vi era una statua di marmo della Madonna col Bambino. La statua era giunta in quel luogo probabilmente dall’Oriente, ma non si sa il come né tanto meno il perché.
L’arrivo della Madonna Marcelliana su di una nave senza equipaggio
L’imbarcazione era però senza equipaggio e fu miracolosamente spinta da una da una mano invisibile, guidandola lungo il fiume Rosega. Il miracolo dell’arrivo della statua fu anche poi rappresentato da un recente affresco ad opera del veronese Agostino Pegrassi, realizzato nel 1943.
Dove quell’evento molto particolare il vescovo di Gorizia, Marcelliano, decise di fare costruire una cappella all’interno della quale la statua sarebbe stata venerata. Da quell’occasione la statua venne rinominata Madonna Marcelliana.
La nave con la statua risalì il fiume guidata da una mano invisibile
Patriarca di Aquileia dal 485 al 504 era infatti il vescovo Marcelliano. Questo diede il via alla costruzione della Chiesa, o quantomeno al suo radicale restauro, in seguito ad un evento miracoloso del rinvenimento della statua della Madonna a bordo dell’imbarcazione priva di equipaggio. La nave infatti avrebbe risalito il fiume Rosega fino a giungere nel luogo in cui poi è sorta la chiesa.
Nel trecento pare che l’edificio infatti venne danneggiato da un’incursione di saraceni, al punto da dover essere demolito. Tuttavia al suo posto venne tuttavia eretta la chiesa che col tempo arrivò fino ai giorni nostri. Le cui origini, perciò, si perdono nella notte dei tempi.
L’origine del nome della statua miracolosa
Autorevoli interpreti tuttavia fanno risalire il nome a una derivazione romana, per la ragione che venti secoli fa un’importante arteria stradale romana passava in questa zona. Testimoniata dai diversi resti di epoca romana che vennero fuori durante i lavori di ricostruzione della Chiesa effettuati molti di recente, più o meno intorno alla metà del secolo scorso.
Si tratta di una delle statue più antiche di tale fattura conosciute al mondo, in marmo locale, che oggi è posizionata sull’altare maggiore del Santuario.
La statua miracolosa della Madonna Marcelliana
L’opera miracolosa presenta così delle forme tutto sommato primitive, attribuite ad arte romanica o anche ad arte bizantina ma con delle influenze di tipo orientale.
In questa si vede infatti la Madonna seduta che stringe con la mano destra il Bambino Gesù che invece sta diritto in piedi. Sulla sinistra Maria tiene un’oggetto però non ben identificato. Qualcosa che assomiglia a uno scettro, un’arma o un frutto. Ma l’interpretazione più diffusa è quella che vuole che si tratti di un pezzo di pane.
La Madonna Marcelliana con il pane per i bisognosi
Un dono cioè della Provvidenza ai più bisognosi. Non a caso è risaputo che nei momenti più gravi di fame e di miseria che segnarono i momenti più oscuri della storia di questo territorio, la popolazione ha sempre fatto ricordo all’intercessione della Vergine Marcelliana.
Sul volto di Maria, nella statua, si intravede un’espressione di tristezza, insieme a quella innocente del Bambino Gesù che però partecipa al dolore della Madre.
La statua resistette ai drammatici eventi del tempo
Durante la prima guerra mondiale le bombe caddero sulla chiesa, che però non subì danno. In essa però venne istituito un ospedale da campo e tutti gli arredi andarono perduti. Tuttavia la statua della Madonna rimase intatta sull’altare maggiore a conforto dei feriti per tutto il periodo del conflitto mondiale, e lo stesso accadde anche durante la Seconda guerra mondiale.
Come infine anche oggi, a conforto dei Monfalconesi e dei pellegrini che si recano in questo luogo santo per nutrire il corpo e lo spirito del pane della Vergine Morcelliana.
Giovanni Bernardi