Il 14 luglio 1478 a Montebruno, nella zona di Genova, la Madonna apparve miracolosamente ad un pastorello muto.
Il bambino sfortunato infatti, a causa della sua condizione, non poteva udire il rumore dell’acqua che scorreva sui sassi sotto il ponte di Montebruno.
Quel giorno, mentre stava guardando le pecore, a un certo punto si incamminò fino al ponte in cui le bestie, normalmente, si abbeveravano dal torrente. Lì si presentò a lui la Madonna, che gli disse che avrebbe gradito in quel luogo una chiesa a lei dedicata. In quel momento, all’istante, il ragazzino ritrovò la voce e l’udito.
Il pastorello guarito che corse ad annunciare a tutti il miracolo
A quel punto, inevitabilmente, corse a proclamare il fatto prodigioso a tutti gli altri abitanti di Montebruno. Ovviamente, il pastorello fu subito creduto, perché tutti lo conoscevano come sordomuto e in quel caso stava parlando benissimo e ci sentiva altrettanto meglio. Il giovane aveva cioè riacquistato in maniera miracolosa la parola, al fine di testimoniare al resto della popolazione il lieto evento, e costruire il santuario.
I compaesani lo seguirono fino al luogo dell’apparizione, dove ci trovarono una statua di legno della Vergine situata sopra un tronco di faggio. Anni dopo, in seguito al decreto pontificio del 1486, un frate Agostiniano di nome Battista Poggi diede inizio alla costruzione di un grandioso edifici nell’esatto luogo dell’avvenuto miracolo.
Il Santuario che sorge nel punto in cui la Madonna apparve
Oggi il Santuario di Nostra Signora di Montebruno sorge quindi nello stesso punto in cui la Madonna apparve. Dopo essere eretto nel 1486, fu poi interessato in epoca barocca da ampliamenti e interventi. La facciata del 1897 è invece di forme neoclassiche, con l’interno, ricco di marmi e di stucchi seicenteschi.
La venerata effige della Madonna di Montebruno è ancora collocata sull’altare maggiore del santuario, e la si ritiene risalente al dodicesimo secolo. Oltre a questa, nel santuario vi è conservato anche un Crocifisso in legno che si fa comunemente risalire al diciassettesimo secolo.
Il santuario oggi e i tanti pellegrini accolti dalla Vergine nei secoli
Vicino al santuario di Nostra Signora di Montebruno si può anche accadere a un sentiero che ricalca l’antica via di comunicazione per la val Fontanabuona, che permette di raggiungere la frazione di Barbagelata.
Di fatto, questo luogo incantato ha accolto l’arrivo nei secoli di migliaia di fedeli, che sono partiti in lunghi e devoti pellegrinaggi per raggiungere la Vergine che fece il dono della vista e dell’udito al giovane pastorello. Tanti fedeli hanno quindi pregato all’interno di questa chiesa ricca di sfarzo, di storia e soprattutto di fede. A tutti loro Maria non ha mai rinunciato di donare grazie e benedizioni.
Giovanni Bernardi
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