La Madonna della Pioggia di Bologna, rinvenuta miracolosamente dopo un brutto incidente, protesse i bolognesi da quegli eventi atmosferici da cui prese il nome.
Nel 1367 accadde che un furioso incendio devastò un palazzo di Bologna, situato lungo le mura. Le fiamme avevano provocato la caduta di legname e calcinacci, che restarono in quel luogo senza venire rimossi fino al 1367. Nel momento in cui, anni dopo, si effettuò lo scavo per creare il nuovo Canale di Reno, oggi tombato, e portare acqua alle moline, sotto la cenere venne ritrovata la particolare immagine mariana.
Si trattava di una tavola raffigurante la Madonna col Bambino, intorno a cui si trova una schiera di sette angeli, di cui compare solamente il capo. Il dipinto, emerso dalle macerie, era straordinariamente integro. Subito la popolazione cominciò a venerare il particolare dipinto. Tra questi, c’era un signore cieco che subito riacquistò miracolosamente la vista.
Il dipinto venne in seguito collocato nell’oratorio di San Bartolomeo di Reno, realizzato nel 1204 e di proprietà della Compagnia dei Mercanti. Vicino alla chiesa vi erano annessi dei locali, utilizzati in un primo momento come ricovero per i pellegrini diretti a Roma. Questi stessi locali vennero adibiti nel 1330 ad ospedale per i poveri, mentre invece due secoli dopo, nel 1527, vennero destinati all’accoglienza degli orfani.
Con il tempo l’immagine acquistò, tra la gente, il nome di Madonna dei Putti di San Bartolomeo, mentre in seguito agli episodi miracolosi che si registrarono anche la devozione aumentò enormemente. Successivamente, però, ci fu un altro fatto prodigioso che segnò la storia di questa particolare devozione.
Il 1561 fu un anno di perdurante siccità, per cui si paventava tra la gente l’arrivo di una terribile carestia. In quella occasione, di grande preoccupazione, il dipinto fu condotto ripetutamente in processione alle quattro antiche croci cittadine. Le processioni ebbero luogo intorno all’inizio del mese di agosto. Straordinariamente, anche qui, alla fine del mese arrivò una pioggia rigogliosa.
Da quel giorno i bolognesi cominciarono a invocare la protezione di Maria attraverso questa immagine, che divenne per tutti la “Madonna della pioggia”. Da quel momento, ogni anno accade che l’immagine viene portata in processione ad una delle quattro croci della città, dove viene fatta stare per otto giorni. Alla fine dei quali, viene condotta al sagrato di San Petronio per la benedizione alla città.
Nell’anno 1604, l’immagine venne prelevata dall’oratorio e trasferita nella chiesa sottostante, per essere incoronata il 21 marzo 1604 con una corona d’argento del peso di oltre mezzo chilo, ornata di pietre preziose. Nel 1621 venne ufficialmente intitolata col nome di Madonna della Pioggia, per volere dei confratelli di San Bartolomeo.
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Così dopo che nel 1731 l’effige venne collocata in una nicchia sopra l’altare maggiore, al posto di una statua in terracotta di San Bartolomeo, la chiesa assunse la doppia dedicazione, a San Bartolomeo e alla Madonna della Pioggia.
Giovanni Bernardi
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