La Madonna di Ponte Nossa si manifestò a due giovani sconvolgendo la loro vita, ma non tutti credettero al prodigio. Un uomo, in particolare, ne fu segnato.
All’epoca dell’evento miracoloso, sul territorio di Ponte Nossa detto di Campo Lungo vi era un piccolo oratorio dedicato ai Sette fratelli martiri e alla Madonna, collocato proprio all’ingresso della cittadina. Questo aveva aveva sulla facciata l’affresco realizzato da Giacomo Borlone de Buschis raffigurante la Crocefissione con la Madonna e san Giovanni. Questo rappresentava Gesù Crocifisso con accanto San Giovanni e Maria.
Nella data del 2 giugno 1511 in questo luogo vi si trovavano alcune pastorelle del paese, intente a pascolare il loro gregge, e che si erano fermate un secondo per pregare dinnanzi al quadro, e lo stavano fissando. All’improvviso le due videro il volto di Maria mutare, aprire e chiudere l’occhio sinistro fino a lacrimare sangue. Tra queste vi era anche una fanciulla della famiglia Bonelli de Ferrari, che asciugò con il proprio grembiule le lacrime.
“Ai primi che passeranno per questa via, farai osservare questa mia apparizione, e dirai che te l’ha detto la Beata Vergine, la quale ordina che a suo onore sia fabbricata una chiesa dove farà molte grazie”, disse la Vergine. Le giovani, totalmente sbalordite da quanto era accaduto di fronte ai loro occhi, presto raccontarono a tutti l’accaduto, mostrando anche la testimonianza del sangue rimasto sul grembiule della giovane.
Dopo questo evento ci furono altri numerosi fatti miracolosi. Tra questi, si riporta la storia di un soldato che derise le giovani mettendo in dubbio quanto da loro raccontato. L’uomo, però, una volta risalito a cavallo improvvisamente diventò cieco, sia lui che il suo cavallo. Evidentemente era stato colpito dall’ira di Dio.
Ma il castigo che aveva subito per la sua cattiveria lo portò a ravvedersi immediatamente, e chiese perdono a Dio e alla Madonna, recuperando miracolosamente la vista. Queste e molte altre testimonianze di miracoli vennero raccolte e messe per iscritto dal notaio Guerinoni di Gorno, e grazie a queste fu presto possibile la costruzione della nuova chiesa, che cominciò pochissimo tempo dopo, il 10 giugno dello stesso anno.
Fu il primo miracolo nella storia della Chiesa ad essere ufficialmente registrato con atto pubblico. “Una certa immagine della Gloriosissima Vergine Maria nella parete anteriore della chiesa di S. Maria di Campolungo, della Parrocchia di S. Andrea di Premolo della diocesi di Bergamo, vicino all’immagine di nostro Signore Gesù, già da molto tempo dipinta, fu vista mutarsi, e rattristarsi, e versare sangue dall’occhio sinistro e aprire e chiudere in modo miracoloso lo stesso occhio”, si leggeva nel testo redatto dal notaio.
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Fu grande il clamore dopo questo evento, che permise quindi di costruire una grande chiesa degna di ospitare al proprio interno l’immagine miracolosa, che venne ultimata dopo circa sessant’anni.
Giovanni Bernardi
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