La Madonna di Prada di Mapello si manifestò a una donna lasciando a lei e a tutta la popolazione un segno straordinario della sua presenza, accessibile ancora oggi.
Questa particolare devozione che riporta molto indietro nei secoli si incarna in un luogo ben concreto e in una tradizione e una memoria che rimane saldamente viva nella popolazione locale che non smette mai di affidarsi alla Vergine Maria specialmente nei momenti di difficoltà più estrema, ma anche in particolare per affrontare e superare ogni scoglio della vita quotidiana.
La Vergine lasciò una fonte di acqua miracolosa nel prato
Stiamo parlando della venerata immagine della Madonna di “Prada”, il cui culto è fortemente radicato in provincia di Bergamo e in particolare a Mapello, comune situato alle pendici del monte Canto e a circa dieci chilometri a ovest del capoluogo. Qui, infatti, la Vergine apparve molto probabilmente nel quindicesimo secolo a una fanciulla del paese di Mapello. In seguito a questo fatto prodigioso restò qualcosa di straordinario.
Pare che infatti la Vergine, dopo il miracolo, lasciò alla donna e a tutta la popolazione dei fedeli una fonte di acqua miracolosa nel prato in cui avvenne l’incontro. Da qui si originò anche il termine con cui si ricorda questo devozione, vale a dire della Madonna di “prada”, come si indica il prato nel dialetto locale.
L’immagine realizzata in seguito cominciò a lacrimare
L’immagine che venne realizzata in seguito al prodigio accaduto alla donna cominciò, a un certo punto, a lacrimare. Pare che non si trattavano inoltre di semplici gocce umane, ma che avessero anche delle proprietà taumaturgiche. Visto che, alla prova dei fatti, le persone che vi entravano in contatto risultavano guarite dalle proprie malattie in poco tempo.
Si racconta però, purtroppo, che queste gocce speciale smisero di guarire i fedeli il giorno in cui una donna, in circostanze particolari, si recò in questa fontana e vi fece immergere il proprio cane. Allora accadde che intorno al settecento, quando si pensava che a quel punto l’affresco non sarebbe più servito a nulla, si pensò di coprirlo, murandolo. Però accadde che l’impalcatura crollò non appena raggiunto il volto della Madonna.
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I mapellesi interpretarono quindi questo fatto come un evidente segno della volontà divina e di conseguenza quella che sembrava essere una devozione che stava per perdere presa sui fedeli rifiorì improvvisamente e con grande forza e fervore. Fino ad oggi, con le celebrazioni che accompagnano la ricorrenza insieme alle tante preghiere dei fedeli che fanno memoria di questo evento.
Giovanni Bernardi