La Madonna di Prezzate cambiò la vita di una giovane, che incappò in un ulteriore errore. Da lì, il monito di Maria fu costante, fino alla rivelazione di una profezia.
Il fatto straordinario accadde nella diocesi di Bergamo, precisamente nella cittadina di Prezzate. Siamo nell’anno 1905, nel ventesimo secolo. Ad essere coinvolta in prima persona in questa vicenda fu una ragazzina tredicenne, il cui nome era Camilla Bravi.
Camilla in quella giornata speciale, si trovava a dovere fare fronte alle sue difficoltà. La giovane infatti viveva purtroppo una dura infermità che le condizionava la vita. La sua gamba era affetta da una particolare e molto grave forma di artrosi deformante.
In giovane età Camilla ricevette un’apparizione della Vergine. Dopo questo evento prodigioso, la sua gamba fu improvvisamente guarita. In seguito al miracolo che riportò la sua vita alla normalità, Camilla crebbe da ragazzina molto pia. Pregava in continuazione e la sua fede alla Madonna era talmente forte da non abbandonarla mai.
Purtroppo, però, Camilla fece un errore che la condizionò. Si sposò infatti con un uomo che poi si rivelò essere del tutto inaffidabile. Di conseguenza, quest’uomo non tardò molto ad abbandonarla. In quegli anni, un fatto di questo genere veniva da tutti considerato come una pesante onta per la propria vita e per la propria persona, ancora meglio per gli altri.
Il giudizio verso non soltanto chi commetteva queste meschinità, ma anche verso chi ne era vittima, persino se non aveva colpe, era molto pesante e tendeva molto spesso a segnarne l’esistenza in maniera negativa. Così accadde che la giovane sventurata tentò nel 1925, in ben due occasioni diverse, di togliersi la vita.
Anche in quel caso, però, la Vergine ebbe compassione di lei e le salvò la vita soccorrendola con un’apparizione, in cui la consolò particolarmente e la invitò anche a una conversione ancora più profonda di quella che aveva già vissuto fino a quel momento.
Da quel momento in poi, Camilla cominciò a ricevere continui messaggi da parte della Madonna e anche da parte di suo Figlio, Gesù Cristo. In gran parte di questi, Gesù e Maria invitavano la veggente ad offrire le sue sofferenze per la conversione di tutti i peccatori.
Intanto passavano gli anni, e nel 1928 uno di questi messaggi giunti a Camilla durante queste straordinarie apparizioni si rivelò essere una vera e propria profezia. Alla donna venne infatti predetto che ben presto il comunismo si sarebbe espanso in tutto il pianeta, causando grande sofferenza.
Così Camilla riferisce il suo dialogo con Cristo: “I comunisti semineranno le loro dottrine in molte nazioni e perseguiteranno accanitamente la mia Chiesa. Verrà il tempo che il comunismo avrà seguaci dappertutto; arriveranno anche a Roma, cercheranno di impadronirsi del Vaticano e di uccidere il Papa, che essi odiano accanitamente. Io li lascerò fare finché essi crederanno d’aver vinto; e proprio allora li distruggerò”.
La donna a quel punto chiede: “Come farai, o Signore?”. Gesù le rispose: “ Io sono l’Onnipotente; il mondo è mio, e posso distruggerli come voglio: o facendo piovere il fuoco su di loro, oppure permettendo che si scaglino tra di loro gli uni sugli altri; posso adoperare gli elementi stessi della natura che oggi sono ancora sconosciuti. Ti assicuro di questo: essi saranno distrutti.”
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Molte nazioni infatti sarebbero ben presto cadute sotto il suo giogo di terrore e violenza, ma che nonostante ciò non doveva affatto disperare, perché presto tutto il mondo sarebbe tornato alla fede. Non sappiamo quindi se le apparizioni si riferissero solamente a quel particolare momento storico, oppure se è possibile ricavarne anche delle indicazioni particolari e dirette per l’attualità del mondo e per il futuro della società umana.
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In ogni caso, le apparizioni diedero grande fede e speranza alla giovane Camilla, che morì nel 1971. Ancora oggi la devozione alla Madonna di Prezzate è molto viva, come la fede delle tante persone che si rivolgono a lei per domandarle grazie e intercessioni, spesso accolti quando la preghiera le viene rivolta con cuore aperto e sincero.
Giovanni Bernardi
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