La Madonna di Reggio ascoltò la richiesta di una donna inferma, e sanando una dimenticanza di un uomo, compì qualcosa di inaspettato.
Il fatto prodigioso avvenne intorno alla fine del sedicesimo secolo, più precisamente nel 1586, nella cittadina di Fivizzano, comune della provincia di Massa-Carrara in Toscana. In quella annata, nel giorno del 5 maggio, tutto cambiò per la storia di questo territorio. Una donna di origini umili, facente parte in pieno del ceto popolare, di nome Margherita, si trovava in uno stato di grave malattia.
Margherita era infatti meglio nota a tutti come la Caugliana, dal nome del luogo da cui proveniva il marito, e si trovava immobilizzata a letto da ben diciotto anni. Nonostante i numerosi tentativi, nessun medico riusciva realmente a capire di quale malattia si trattasse, nello specifico, e di conseguenza la sua condizione era molto difficile da portare a guarigione.
La sofferenza di questa povera donna era quindi molto grande e proseguiva ormai da lungo tempo. Un giorno però la sua condizione ebbe una svolta. Tutto cominciò quando un suo vicino le fece inaspettatamente e cordialmente visita. L’uomo di lì a poco avrebbe anche dovuto recarsi nella città di Reggio Emilia, per portare avanti degli affari che lo riguardavano, di conseguenza, interessandosi per la salute della donna, le chiese se avesse in qualche modo potuto aiutarla, magari riportandole qualcosa.
La donna, alla domanda, rispose con le idee molto chiare, provenienti direttamente dal suo cuore. Margherita le disse che voleva che l’uomo le portasse un’immagine della Madonna della Ghiara, che già dall’epoca si venerava in quel luogo e che aveva la fama di compiere molti miracoli a quanti si rivolgevano a lei con cuore aperto e libero.
L’uomo accolse con gioia questa sua richiesta, e dicendole che avrebbe di lì a poco certamente fatto quanto richiesto dalla donna. Dopo pochi giorni infatti partì e non appena tornò dal suo viaggio, senza aspettare molto, si recò alla donna. Tuttavia, non le portò buone notizie, al contrario fu veramente mortificato di quanto stava per dirle. Le confessò infatti che, nel momento topico del viaggio, si dimenticò della sua promessa e quindi che non poteva donarle l’immagine che le era stata chiesta, perché di fatto non l’aveva con sé.
La donna allora, con grande disperazione, apprendendo questa notizia alzò gli occhi al cielo invocando la Madonna con tutto il cuore. Di colpo, vide qualcosa di straordinario. Da una trave del soffitto stava pendendo proprio l’immagine che aveva richiesto all’uomo. In quello stesso istante, provocando immenso stupore nel suo cuore, la sua malattia sparì incredibilmente. La donna era stata sanata.
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Da quel giorno prese il via la straordinaria devozione alla Madonna che venne così rinominata di Reggio, e a Fivizzano nacque anche il Santuario a lei dedicata.
Giovanni Bernardi
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