La Madonna della Riva di Cuneo mostrò di essere presente nella città piemontese in situazioni ben concrete, come nel caso del terribile incendio vicino alla città.
Era il diciassettesimo secolo quando all’improvviso scoppiò un furioso incendio appena fuori dalla città di Cuneo, in Piemonte. Le sue fiamme, che divampavano sempre più alte, minacciarono in maniera molto pericolosa l’edificio conosciuto come Santuario della Madonna della Riva.
Le fiamme si erano originate in maniera del tutto involontaria e sfortunata. La prima scintilla, infatti, pare che fosse partita da un lume che era stato acceso nell’ambito del Presepe allestito con grande cura all’interno della chiesa.
Nel preciso momento in cui si avviò il pericoloso rogo, erano solamente due le persone che si trovavano ad essere presenti, e di conseguenza ad assistere all’infausta scena. Queste due persona, appena realizzarono il danno che si stava consumando proprio sotto i loro occhi, si tirarono su le maniche e, allarmati, cercarono di darsi da fare.
Tuttavia, le fiamme si facevano sempre più alte. In poco tempo, quello che inizialmente sembrava essere, o almeno si sperava che fosse, solamente un piccolo fuocherello, diventò un incendio maestoso. Quell’imponente sequenza di fiamme ben presto divenne molto difficile da governare.
Le lingue di fuoco cominciarono a vedersi fin da chilometri di distanza. Anche dalla città di Cuneo i cittadini potevano assistere, sullo sfondo, al divampare di questo terribile dramma che erano le fiamme. I due uomini che si trovavano sul posto cominciarono a disperarsi, non sapendo come affrontare la tragedia.
A quel punto, però, si fermarono, e cominciarono ad affidare tutta la loro disperazione alla Vergine. Inginocchiatisi a terra, cominciarono infatti a invocare la Madonna, a domandare la sua protezione su di loro, e il suo intervento per placare le fiamme.
Passarono solamente pochi istanti, e avvenne il miracolo. In maniera del tutto inspiegabile il fuoco, da alto e rigoglioso, cominciò a rimpicciolirsi fino ad estinguersi. In pochi secondi, l’incendio era stato domato. Non era servita né acqua né altri strumenti fisici, ma solo, miracolosamente, l’intervento della Madonna.
Una volta passato l’incidente, si tornò in chiesa per fare la conta dei danni, cercando di capire cosa si era salvato e cosa no. Effettivamente, quello che si constatò fu a dir poco sorprendente. Di tutti i grandi e valorosi quadri appesi alle pareti, infatti, nonostante si trattasse di opere d’arte molto delicate, nemmeno uno aveva subito alcun tipo di danno.
Si capì che l’intercessione di Maria in quel triste evento fu a dir poco prodigiosa. Nel tempo, però, furono i francesi a distruggere il santuario, e per ben due volte. La prima, nel 1577, nel corso della guerra contro la Spagna. La seconda, invece, nel 1799, per mano della furia cieca dei rivoluzionari giacobini.
Tuttavia Maria non fece mancare mai la sua protezione alla cittadinanza. Dopo avere dimostrato la prima volta, in maniera ben concreta, di essere fisicamente presente tra la popolazione, con i suoi miracoli, le sue grazie e le sue benedizioni potenti, gli abitanti di Cuneo capirono che con la Vergine al loro fianco non avevano proprio nulla da temere.
Il male, infatti, avrebbe sempre avuto vita breve, e anche il santuario, come la stessa devozione alla Madonna della Riva, continuarono a resistere fino ad oggi.
Giovanni Bernardi
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