Misteri e profezie dietro all’apparizione della Madonna delle tre fontane. Papa Pio XII era convito dei fatti ma ad oggi la Chiesa ha riconosciuto solo il culto.
Una veggente aveva anticipato tutto ben 10 anni prima di Cornacchiola. La profezia si è avverata e ad esserne testimone fu proprio l’allora Papa Pio XII.
12 aprile del 2019 sì è ricordato il 72° anniversario dell’apparizione della Madonna alle Tre Fontane. Un evento straordinario incredibilmente annunciato in anticipo dalla Madonna stessa. Tante le parole lasciate dalla Vergine che si sono poi avverate. Riviviamo insieme, brevemente, la storia di queste apparizioni avvenute a poche centinaia di metri dal luogo del martirio di San Paolo.
Sono rimasta stupita, quando mi è capitato di parlarne con dei miei amici romani, e loro non ne sapevano nulla. Un avvenimento poco noto, eppure legato a fatti prodigiosi e messaggi profetici, tra cui l’uccisione di Aldo Moro, l’attentato a Giovanni Paolo II, l’attacco alle Torri gemelle di New York.
Per cominciare le Tre Fontane, è il luogo dove secondo la tradizione, sarebbe avvenuto il martirio di san Paolo. La sua testa, dopo l’esecuzione, sarebbe rimbalzata per terra, tre volte, e a ogni balzo, sarebbe scaturito uno zampillo d’acqua. E’ particolare che la Madonna abbia scelto di apparire a Bruno Cornacchiola, proprio in questo posto legato all’Apostolo. A ben guardare però ci sono dei tratti simili tra la sua storia e quella del veggente. Saulo, persecutore dei cristiani, è stato folgorato sulla Via per Damasco.
Gesù all’improvviso gli disse: “Io sono colui che tu perseguiti!”. Al veggente, protestante a accanito persecutore della Chiesa cattolica e del Papa, tanto che complottava per ucciderlo, è accaduta una cosa simile. Alle Tre Fontane, le parole della Madonna sono state: ”Tu mi perseguiti, ora basta!”. E lo invitava a entrare nella vera Chiesa che la Vergine definisce “ovile santo, corte celeste in terra”. Ma i due sono accumunati anche dall’amore per l’opera di evangelizzazione, a cui dopo la conversione, dedicheranno l’intera esistenza, a prezzo di grandi sofferenze e persecuzioni.
Ma c’è un altro evento straordinario, avvenuto sempre in quel luogo, che ha preceduto l’apparizione della Vergine. Esattamente dieci anni prima, la catechista ventenne Luigina Sinapi, il 12 aprile 1937, portava in pellegrinaggio le Figlie di Maria della sua parrocchia, all’abbazia delle Tre Fontane.
Mentre passeggiava nel boschetto vicino, notava dei resti di ossicini che le sembravano resti di un aborto. Presa da compassione, li seppelliva con cura insieme ad una medaglia miracolosa, quella di Rue du Bac. A un tratto le appariva la Madonna. Come ben riportato da Saverio Gaeta nel suo libro “Il veggente: il segreto delle Tre Fontane”, le diceva: “Tornerò in questo luogo.
Mi servirò di un uomo che oggi perseguita la Chiesa, vuole uccidere il papa. Ora vai in San Pietro, troverai una signora così vestita […]Lei ti condurrà dal fratello cardinale. Porterai a lui il mio messaggio. Inoltre dirai al cardinale che presto sarà il nuovo Papa”. La giovane eseguì ciò che la Madonna le chiese, andò in San Pietro e incontrò la signora, era la marchesa Elisabetta Pacelli, sorella dell’allora cardinale, Eugenio Pacelli.
Per suo tramite, il messaggio arrivò al prelato che rispose:”Se sono rose fioriranno”. Neanche due anni dopo, il 2 marzo 1939, fu eletto papa col nome di Pio XII. Per questo motivo, quando si verificò l’apparizione a Bruno Cornacchiola, esattamente dieci anni dopo, come riferito dalla giovane Sinapi, papa Pacelli, non fece fatica a credere all’evento straordinario. Tanto che confidò al gesuita Riccardo Lombardi:”Io lo sapevo”. E volle avere un incontro riservato col veggente, che lo stesso, documenta sul diario personale, in data 22 luglio 1947.
Soli sei mesi dopo la prima apparizione, il 5 ottobre 1947, festa della Madonna del rosario, sfilò per le vie di Roma, dalla basilica di san Pietro alle Tre Fontane, la più lunga, partecipata e spettacolare processione che la storia di Roma ricordi: 20.000 persone alla partenza che diventarono 100.000 all’arrivo.
Addirittura per la speciale occasione, il Presidente della Repubblica, mise a disposizione la carrozza del Quirinale, ricoperta di fiori e trainata da tre coppie di cavalli bianchi, per trasportare la statua a grandezza naturale, della Vergine della Rivelazione, oggi situata e visibile nella grotta.
Fu papa Pio XII a benedire la statua in partenza da piazza San Pietro e ad autorizzarne il posizionamento e il culto dei fedeli, alle Tre Fontane.
Innumerevoli sono le guarigioni e le testimonianze di conversione avvenute in questo luogo benedetto. Una per tutte, quella dell’attore Carlo Campanini che visitò la grotta nel 1948 e si convertì. Dopo di che si recò da padre Pio per confessarsi. Il frate come penitenza gli chiese di andare alla grotta delle Tre Fontane, “dov’è apparsa mamma”, a pregare per lui. Un po’ sorpreso gli rispose che era stata proprio la Mamma a mandarlo a san Giovanni Rotondo. E padre Pio aggiunse.”Lo so, ecco perché ti rimando là, per ringraziarla”.
E animata dal desiderio di ringraziarLa per il suo instancabile intervento nella storia dell’umanità per salvarla, per il suo amore che ho sperimentato tante volte nella mia vita e di tante persone che ho incontrato, oggi mi reco alle Tre Fontane per festeggiarla. Alle ore 16.00 è prevista la Messa Solenne, celebrata dal Cardinale Angelo Comastri.
Simona Amabene
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