La Madonna di Valverde fermò un delitto imminente e non solo: l’uomo finì per convertirsi cambiando radicalmente vita. Fu allora che cominciarono i prodigi.
Il santuario di Maria Santissima di Valverde è un santuario che si trova a Valverde, in provincia di Catania, che risale circa all’undicesimo secolo, ovvero al giorno in cui un fatto prodigioso avvenne al brigante Dionisiom che si convertì in eremita in seguito ad una apparizione della Madonna.
Il periodo storico è quello della dominazione araba in Sicilia, e il fatto avvenne precisamente nel giugno 1038 a un viandante di nome Egidio, un poveraccio del luogo. In quella data l’uomo era proveniente da Catania ed era diretto ad Aci. Stava passando per Vallis Viridis quando venne assalito da un brigante di strada di nome Dionisio. L’uomo, in preda alla disperazione, si rivolse alla Madonna per chiedere soccorso.
Una volta che il malcapitato venne depredato, e che Dionisio stava ormai per ucciderlo, all’improvviso venne udita una voce. “Dionisio, deponi quell’arma… e cessa questa vita di brigantaggio”, diceva la voce.
A quel punto apparve la Madonna che fermò la mano di Dionisio rimproverandolo e intimandogli di cambiare vita. A quel punto, il brigante non solo si fermò, risparmiando la vita al povero malcapitato, ma cadde in ginocchio implorando la misericordia della Vergine, promettendo di obbedire.
A quel punto si ritirò in una grotta in eremitaggio, a pregare e fare penitenza, convertendosi quindi nel profondo. La Vergine apparve altre tre volte a Dionisio. La prima volta chiese di organizzare un pellegrinaggio insieme ai sacerdoti ed ai fedeli di Aci, e indicò il luogo dove costruire il Santuario in suo onore utilizzando i soldi che questi aveva derubato a tanti malcapitati.
In questa occasione ci fu uno stormo chiassoso di gru volteggiante ad indicare dove la Vergine desiderava fondare la sua chiesa, e l’uomo avrebbe ben presto cominciato la costruzione, procurandosi da solo legna e pietre. Poi la Madonna apparve una seconda volta indicando miracolosamente dove prendere l’acqua necessaria per la costruzione della piccola cappella, che in due anni venne messa in piedi.
Con l’ultima apparizione, nell’agosto del 1040, avvenne il Prodigio del Pilastro. Mentre Dionisio era assorto in preghiera vide un raggio di luce particolarmente intensa, oltre a una nube sulla quale vi era la Madonna attorniata da angeli.
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Quando la visione scomparve, la mattina seguente, l’uomo vide che su di un pilastro era rimasta impressa l’immagine di Maria che ancora oggi si venera. Una bellissima immagine che si ritiene divinitus formata, o acheropita, vale a dire non attribuibile a mano d’uomo.
Giovanni Bernardi
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