Un anno scolastico diverso dal solito, quello che si è appena concluso. Una maestra ha deciso di scrivere ai suoi alunni.
“Bambini miei, la maestra deve scrivervi una lettera di chiusura” – con queste parole, la maestra Valentina saluta i suoi piccoli allievi.
Il Coronavirus ha completamente stravolto le nostre vite e, come è stato per noi, lo è stato anche per i più piccoli. La scuola, punto di riferimento per bambini e ragazzi, è stata bruscamente interrotta lo scorso marzo: tutti a casa, a continuare a studiare e, dove possibile, anche ad imparare, attraverso la DAD, ovvero la “Didattica a distanza”.
Dai bambini delle scuole elementare sino ai ragazzi più grandi che, tra qualche giorno, affronteranno l’esame di maturità. Tutto è cambiato e tutti hanno studiato e hanno colloquiato con i loro professori attraverso un pc. Anche il mondo dell’Università si è rivoluzionato, addirittura con la discussione di una Tesi di laurea comodamente seduti dal salotto di casa.
Ma, specie per quel che riguarda i bambini più piccoli, la situazione è un po’ diversa. Valentina è una maestra elementare ed ha deciso di scrivere una lettera ai suoi piccoli alunni, per salutarli e cercare di spiegare loro, al meglio, come è andato questo anno scolastico così strano: “Bambini miei, la maestra deve scrivervi una lettera di “chiusura” com’è ormai di tradizione e sinceramente non mi va di farlo […]
Non mi piace tutto questo, non posso negarlo, proprio non fa per me. Così ho pensato che non la scriverò per questo “fine”, ma per continuare a dirvi quello che penso e che porto nel cuore per voi”.
Una maestra commossa, ma allo stesso tempo decisa a non abbandonare i suoi bambini: “Sapete che la maestra non ha mai fatto una cosa controvoglia o nella quale non crede fermamente – bella testa dura è la vostra maestra -, per questo non lo farò neppure questa volta […] Mi potrete chiedere: «Maestra, ma noi non ci vedremo a settembre, andremo tutti in scuole diverse e frequenteremo altre lezioni, come può essere che qualcosa non finisca e non inizi qualcos’altro? […]
Proseguite il cammino di scoperta di voi stessi, poiché è il viaggio più affascinante che possiate compiere e che non avrà una fine”.
Non solo parole che non suonano come un addio, ma come un arrivederci, ma soprattutto parole di incoraggiamento: “[…] Ricordatevi che ciascuno di voi è speciale per quello che è, non è vero che si deve correre per ricoprire i primi posti in tutti i luoghi, ciascuno deve trovare il proprio posto nella vita e deve impegnarsi ad essere felice e a rendere felici gli altri.
La vita non è una corsa, ma una lunga passeggiata […] La vita è un tempo meraviglioso che ci viene donato e che va assaporato insieme alle persone”.
Una lettera piena di sentimenti, di parole dolci, ma anche forti allo stesso tempo. Una maestra che porterà nel cuore, per sempre, i suoi alunni…senza dimenticare mai nessuno di loro.
Leggi la lettera completa su: ALETEIA («Siete fatti d’infinito»: la lettera di fine anno di una maestra ai suoi alunni)
ROSALIA GIGLIANO
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