Gli esorcisti ci avvertono sul come si può stare lontani da pratiche come magia e occulto.
Nel mondo contemporaneo, essere attratti dalla magia, dall’occulto, dagli oroscopi è semplice.
Oggi, attraverso un pc o un cellulare, riusciamo ad arrivare a cosa che, prima, non ci aspettavamo nemmeno. Ma bisogna stare attenti. In Sicilia, l’espandersi delle pratiche magiche ed esoteriche è in continuo aumento. Coloro che si definiscono operatori dell’occulto, lo fanno solo per estorcere denaro o, peggio, per ricattare le persone che ingenuamente o per disperazione, a loro si rivolgono per risolvere i loro problemi.
In un incontro svoltosi a Palermo su questo argomento, fra Benigno Palilla, frate esorcista e direttore del centro Giovanni Paolo II, si è occupato di formare i sacerdoti dell’isola (e formare i giovani del seminario) contro queste nuove pratiche che invadono la nostra società.
“Oggi sono ancora tante le persone che si rivolgono ai maghi. Pensate che solo in Italia, lo scorso anno, sono stati ben 13 milioni coloro che sono caduti in questa rete” – afferma fra Palilla. Alti numeri, che possono essere anche segno di un vero e proprio smarrimento di fede e di mancanza di evangelizzazione: “Questo è diventato tale perché la gente sta iniziando ad avere anche un atteggiamento molto critico nei confronti della chiesa. Gli uomini la mettono in discussione, e questo, non fa altro che aumentare la presenza del demonio che serpeggia nei nostri animi”, ha dichiarato con rammarico, il frate.
Una situazione non facile se pensiamo che non sono molti i sacerdoti esorcisti, o meglio, coloro che sono capaci di individuare la presenza del demonio. Per questo, un’adeguata formazione dei novelli sacerdoti e la necessità di istituire una vera e propria pastorale dell’esorcismo: “Chi è posseduto dal demonio o chi soffre di serie turbe psichiche, deve avere la certezza di trovarsi davanti un sacerdote preparato e che sappia come affrontare la situazione”.
Ma quali sono le leggi della chiesa che regolano tutto ciò? “L’esorcista deve saper distinguere bene i casi di aggressione diabolica da quelli che possono derivare da sortilegi o malefici. In primis, non si deve negare né a lui né alla sua famiglia, l’assistenza spirituale necessaria per affrontare tali situazioni, cercando di allontanare tutte le tentazioni e restare fedeli a Cristo ed al Vangelo”, conclude con decisione, fra Benigno.
Insomma: non è una facile situazione quella che la chiesa sta attraversando. Non facciamoci ingannare da questi falsi miti. Dio è uno solo!
ROSALIA GIGLIANO
Fonte: osservatoreromano.va
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