Perché tanta sofferenza nel mondo? La risposta non è nel volere di Dio

La presenza di tanto male e tanta sofferenza nel mondo porta spesso a chiederci perché Dio permetta tutto ciò: in realtà, la risposta è da cercare altrove.

Tristezza
(photo Pixabay)

Quante volte, ci si chiede: perché tanta sofferenza? Perché tutto ciò è capitato proprio a me? E perché sono io a dover portare questa croce?

Spesso, troppo spesso, si tende a cercare una risposta nella volontà divina, che paradossalmente, pur volendo il nostro bene, permette che tutto ciò accada. Dobbiamo invece cercare in noi la risposta, perché Dio ce ne ha dato la possibilità.

La sofferenza nel mondo: un cambio di prospettiva

Il cambio di prospettiva riguarda proprio la ricerca delle risposte verso cui poniamo i nostri dubbi. Si, è vero che spesso i mali del mondo non accadono direttamente per causa nostra e da li, sorge spontanea la domanda: perché Dio permette che debba portare io questa croce? I riferimenti sarebbero moltissimi: da un parente che soffre, alle discussioni familiari, passando per le sofferenze fisiche e psichiche, senza tralasciare i mali del mondo, come la pandemia che tutti stiamo affrontando. Dio, in realtà, non vuole nulla di tutto questo e alla domanda, bisognerebbe piuttosto rispondere così: Dio ci vuole liberi, creandoci a sua immagine e somiglianza, ci ha offerto la libertà.

L’importanza della libertà

Dunque, attraverso questo cambio di prospettiva, possiamo notare che la mancanza di logica in tutto ciò, non è affatto in Dio, ma in noi. Questo perché piuttosto che rimanere fedeli all’amore che ci ha dato, preferiamo dirigerci verso il male. Troppo spesso preferiamo allontanarci da Gesù. Nella nostra vita, possiamo scegliere il bene o il male e se non avessimo questa possibilità di optare anche per il male, non saremmo liberi. Allo stesso modo, abbiamo la possibilità di amare. Allora dobbiamo renderci conto che Dio non vuole il male per noi, ma se questo non lo permettesse, non ci renderebbe di certo liberi.

croce

Dio ci ha offerto suo Figlio

Sta a noi, allora, vivere l’amore, anche se siamo feriti dal peccato. In che modo? Seguendo le orme del Signore Gesù. Dio Padre ci ha infatti offerto suo Figlio, per amore. E proprio suo Figlio si è sacrificato per noi, portando per primo la Croce. Ma attraverso quella Croce, la morte è stata sconfitta e la vita ha vinto. Cristo è la via per la felicità, anche se seguirlo in questa vita, implica portare la croce (Fonte: Aleteia).

Fabio Amicosante

 

 

 

 

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