Il problema insormontabile parrebbe quello di non ritenere estremamente pericolosa la battaglia tra Bene e male.
Così non ci si oppone, né ci si stupisce, se in Tv si da spazio e si suggeriscono delle dottrine o dei personaggi da seguire, che, certamente e dichiaratamente, fanno capo a poteri ispirati a Satana e alla sua dottrina.
Le nostre giornate sono intrise di tranelli in cui è facile cadere, forse guardiamo anche troppa Tv, assorbendo messaggi subliminali, senza accorgerci di quanto il pericolo sia in agguato.
“Ogni volta che faccio un esorcismo entro in battaglia. Prima di entrarvi indosso una corazza. Una stola viola i cui lembi sono più lunghi di quelli che solitamente indossano i preti quando dicono messa. La stola spesso la avvolgo attorno alle spalle del posseduto. È efficace, serve a tranquillizzare i posseduti quando, durante l’esorcismo, vanno in trance, sbavano, urlano, acquisiscono una forza sovrumana e attaccano. Quindi porto con me il libro in latino con le formule di esorcismo. Dell’acqua benedetta che a volte spruzzo sull’indemoniato. E un crocifisso con incastonata dentro la medaglia di san Benedetto. È una medaglia particolare, molto temuta da Satana.”
Sono parole di Padre Gabriele Amorth, che tanto ha fatto per diffondere nel mondo l’urlo disperato di chi ha bisogno di una buona cura spirituale, di chi è caduto nella trappola del maleficio e non sa o può uscirne con le proprie forze.
Le interviste televisive, i libri, le testimonianze di Padre Amorth servivano, e servono tutt’ora, a fare in modo che non si pensi mai che il demonio sia una favoletta dell’orrore.
Lui è più che reale e il sacerdote esorcista ne fa esperienza ad ogni battaglia.
“La battaglia dura ore. E non si conclude quasi mai con la liberazione. Per liberare un posseduto ci vogliono anni. Tanti anni. Satana è difficile da sconfiggere. Spesso si nasconde. Si cela. Cerca di non farsi trovare. L’esorcista deve stanarlo. Deve obbligarlo a rivelargli il suo nome. E poi, nel nome di Cristo, deve obbligarlo a uscire. Satana si difende con tutti i mezzi. L’esorcista si fa aiutare da dei collaboratori incaricati di tenere fermo il posseduto. Nessuno di questi può parlare col posseduto. Se lo facessero, Satana ne approfitterebbe per attaccarli. L’unico che può parlare col posseduto è l’esorcista. Questi non dialoga con Satana. Semplicemente gli rivolge degli ordini. Se dialogasse con lui, Satana lo confonderebbe fino a sconfiggerlo”.
Le parole dettate dall’esperienza di chi ha visto il marcio frutto dell’azione di Satana dovrebbero essere diffuse ogni giorno, perché nessuno pensi di essere troppo forte e capace di assistere all’opera del male e di non essere toccato nell’intimo.
La battaglia del cristiano è difficile, ma senza una buona dose di vicinanza ai Sacramenti diviene persino inutile.
Conoscere il male, per evitare di incappare nei suoi inganni, sottovalutando i messaggi propinati dalla Tv e non solo, può essere, in molti casi, determinante.
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