Una donna non si rassegna alla morte della figlia e animata di speranza e tenacia non smette di cercarla fino all’incredibile epilogo.
Le avevano detto che, quando era nata, era morta. Ma nonna Carolina non ci ha mai creduto e, per questo motivo, non ha mai smesso di cercarla. Una storia che fa riflettere e che si intreccia, anche, con un possibile caso di mala sanità.
In Calabria è una storia che la giovane Federica ha sempre sentito raccontare in famiglia dalla nonna Carolina. Quella della zia, che lei non ha mai conosciuto e, stando al racconto della nonna, è morta dopo il parto.
“Non è vero, si sono inventati tutto” – ha sempre sostenuto con fermezza l’anziana, tanto da non arrendersi nel cercarla anche dopo che le avevano presentato il certificato di morte della sua bambina appena nata.
“Nonna è sempre stata convinta che la zia non fosse morta […] Si è anche rivolta a un paio di avvocati che tuttavia dopo poco hanno mollato il caso. Però lei, niente, non si è rassegnata nemmeno in quelle occasioni. Anzi, si è convinta sempre più di aver ragione. La sua bambina non aveva nemmeno ricevuto il funerale e i medici avevano negato ai parenti di vederla una volta dichiarato il decesso. Qualcosa di strano in quella storia c’era” – racconta Federica, in un’intervista al quotidiano IL GIORNALE.
Una ricerca che ha portato Federica ad aiutare sua nonna, cercando questa (oggi) donna anche attraverso un sito, dal titolo molto particolare: “Figli adottivi cercano genitori biologici”. Qui, Federica, ha pubblicato un annuncio di ricerca di questa sua zia e, per un anno intero, ha analizzato attentamente le risposte che venivano proposte sotto ciò che lei aveva scritto.
Ma il 30 gennaio dello scorso anno è accaduto qualcosa di straordinario. Una signora aveva risposto all’annuncio. Diceva di essere nata in un comune vicino a quello dove era nata la zia e qualche giorno dopo la morte presunta: “La foto, mi ha lasciato secca la foto! Era uguale uguale a un’altra mia zia. Davvero identica. Mi è preso un colpo. Ho capito che era lei, ne ero improvvisamente sicura” – ha dichiarato la ragazza.
Da lì, Federica ha deciso di approfondire. Di certo, la prima cosa che non si univa alla sua ricerca era la data di nascita di questa donna che aveva risposto all’annuncio e nemmeno l’ospedale. Ma potevano esser dettagli che potevano, comunque, aiutare lei e sua nonna nella ricerca.
Ma è stata la prova regina, quella del DNA, a dare risposta affermativa: era proprio lei, quella donna, la figlia di nonna Carolina. “Io non riesco a raccontarvi la gioia esplosiva che è scoppiata nella mia famiglia […] Nonna Carolina ha voluto organizzare una festa in cui abbiamo riunito tutti. Io mi sono sentita strasoddisfatta per averle regalato tutta quella felicità, Dio mi ha aiutato” – ha confidato, con gioia immensa, la stessa Federica.
Da quel giorno, nonna Carolina non si è più staccata dalla sua figlia ritrovata. Ha voluto ascoltare tutta la sua storia e, soprattutto le ha raccontato chi lei fosse veramente. Una gioia che non può esser raccontata.
Fonte: ilgiornale
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ROSALIA GIGLIANO
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