Una manifestazione contro la vita non può portare altro che alla distruzione. Quanto accaduto in Messico non fa’ che ribadirlo a chiare lettere.
Durante una manifestazione nella giornata di azione globale per l’accesso all’aborto sicuro, qualcuno ha ben pensato di appiccare il fuoco alla Cattedrale di Città del Messico.
Azioni estremistiche si riscontrano ormai in molte manifestazioni e, come spesso accade, si finisce sempre con lo sconfinare nella più bieca faziosa politicizzazione. Sabato, in Messico, l’ennesimo esempio durante la “Giornata di azione globale per l’accesso all’aborto legale e sicuro”. Un gruppo di “incappucciati” ha appiccato il fuoco alla Cattedrale della capitale.
Non vogliamo entrare in merito al tema della manifestazione, l’aborto, perché la nostra posizione da cattolici è già nota: contrari come Santa Madre Chiesa predica. Quello che vorremo comprendere è il senso del gesto. Attacco propagandistico, o stupida manifestazione contro i cristiani?
Prendersela con un edificio il cui valore-storico culturale va al di là dell’aspetto religioso denota la bassezza di chi lo ha compiuto e ancor peggio di chi gli è andato dietro. Sta di fatto che, solo grazie all’intervento proprio di un gruppo di cattolici il peggio è stato scongiurato. Questi si sono infatti schierati a difesa della Cattedrale, chiedendo al Governo l’invio di forze di Polizia per disperdere i facinorosi.
La Cattedrale ha subito danni, fortunatamente, solo al portone d’ingresso, mentre le restanti fiamme sono state prontamente spente dai Vigili del Fuoco.
Ora ciò che ci domandiamo è: a che scopo attaccare una chiesa? Per sfregio, ignoranza o solo perché simbolo di chi difende la vita? Manifestare le proprie opinioni è un diritto acquisito nella comunità civile ma qui di civile non c’è proprio niente. Qui si vuole solo fare propaganda, far parlare di se mettersi in mostra.
Fare scandalo va ormai di moda e il peggio è che chi va a manifestare il più delle volte lo fa solo per scaricare le proprie frustrazioni altro che ideali. Il peggio è che la massa si lascia molte volte trascinare basta guardare il video per notare le persone che riprendono, scattano foto, lanciano oggetti così tanto per farlo.
La vita va difesa dal primo momento in cui la si concepisce, senza se e senza ma. Ma in questo caso, non si tratta di pensarla diversamente, ma solo di un attacco a una chiesa. Commettere un atto vile come questo, durante una manifestazione civile, schierarsi a volto coperto, è il primario segno di inciviltà.
ROSALIA GIGLIANO
Fonte: tempi.it
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