Oggi è stata scritta un’altra vergognosa pagina della nostra storia, l’ormai imperante mancanza di rispetto tendente alla blasfemia che sta investendo il nostro paese si è concretizzata con l’affissione di manifesti indegni e vergognosi che deridono Gesù e Maria. Adesso naturalmente inizia lo scarica barile delle responsabilità e come al solito la colpa non sarà di nessuno. Se non di qualche squilibrato qualunque che indisturbato ha affisso i manifesti. Noi pubblichiamo le vergognose foto solo per far comprendere la gravità del fatto e come sistematicamente si cerchi di offendere la nostra religione. Una sola parola vergogna, questa è la libertà? offendere impunemente milioni di persone e la loro religione, questo è il rispetto che si vuole ottenere senza darne alcuno? Noi non ci stiamo più è ora di finirla la nostra libertà inizia dove finisce quella degli altri. I cristiani è giusto che siano pazienti e tolleranti conformi al Vangelo di Cristo, ma questo non significa che debbano essere derisi e offesi impunemente. Noi sappiamo che la verità da fastidio e che Cristo è una figura scomoda per molti, proprio per questo non si sopporta la sua presenza e la sua parola. Noi esistiamo e testimoniamo, qualcuno se ne deve fare una ragione e non c’è stata alcuna persecuzione che abbia potuto fermare l’opera di Dio. Annunciate il Vangelo di cristo fino agli estremi confini della terra così è stato e così sempre sarà, la verità non si può imbavagliare mai.
Manifesti blasfemi a Roma. Sulle pensiline Atac della capitale d’Italia, infatti, questa mattina sono apparse delle pubblicità che ritraggono un Gesù “pedofilo” – con tanto di erezione – e Maria “Immacolata concezione…in vitro”, incinta grazie all’utero in affitto.
Non è il primo caso di iniziative choc avvenute dentro i confini della capitale. Resta da capire chi li ha affissi e soprattutto, il perché. L’Atac azienda dei trasporti della capitale si dichiara totalmente estranea alla vicenda: “Si tratta ovviamente di un atto vandalico”, dicono dalla municipalizzata, “Nessuna autorizzazione è stata concessa da Atac, né del resto poteva essere concessa da Atac trattandosi di spazi nella piena disponibilità, in base ad un contratto vigente da molti anni, della società Clear Channel. La stessa società Clear Channel ha già provveduto a presentare denuncia all’autorità giudiziaria mentre tutte le unità in cui sono risultate presente tali scritte blasfeme sono state oscurate , fotografate per prova e rimosse”.