Maria è Madre di Dio, per aver accettato di far parte del suo grandioso progetto di salvezza. Con il suo “si”, si è resa Madre di Cristo e di tutti noi.
Così, con la Solennità di Maria Santissima Madre di Dio, cominciamo il nuovo anno civile.
L’1 Gennaio conclude anche l’Ottava del Santo Natale (8 giorno dalla nascita di Gesù Bambino), mentre la Chiesa celebra la giornata Mondiale della Pace, voluta, sin dal 1968, da Papa Paolo VI.
La proclamazione di Maria Santissima Madre di Dio è uno dei più antichi dogmi attribuiti alla Vergine. Venne attestato dal Concilio di Efeso del 431.
Quella ricorrenza divenne così anche la prima festa mariana nella Chiesa occidentale.
San Cirillo di Alessandria diceva: “Si dirà: la Vergine è Madre della divinità? Al che noi rispondiamo: il Verbo vivente, sussistente, è stato generato dalla sostanza medesima di Dio Padre, esiste da tutta l’eternità … Ma, nel tempo, egli si è fatto carne, perciò si può dire che è nato da donna”.
Poi, il Concilio Vaticano II ribadì: “Nella vita pubblica di Gesù, la Madre sua appare distintamente fin da principio quando, alle nozze in Cana di Galilea, mossa a compassione, indusse con la sua intercessione Gesù Messia a dar inizio ai miracoli”. Come a Cana, alla prima dimostrazione pubblica del potere di Cristo che sostiene chi è in difficoltà, la Madre celeste sorveglia i suoi figli bisognosi e domanda al suo Figlio-Dio di aiutarli nelle difficoltà di ogni giorno. La sua intercessione è incessante ed attraversa la storia e il tempo, per dire, anche oggi come ieri, che possiamo e dobbiamo affidarci al Figlio di Dio, nostro Signore Gesù Cristo.
Dice ancora il Concilio Vaticano II: “E questa maternità di Maria nell’economia della grazia perdura senza soste, dal momento del consenso fedelmente prestato nell’Annunciazione e mantenuto senza esitazioni sotto la croce, (…) con la sua molteplice intercessione continua a ottenerci i doni che ci assicurano la nostra salvezza eterna”.
Maria, Madre di Gesù Cristo, è, di conseguenza, Madre del suo Corpo Mistico, cioè della Chiesa nella sua totalità, titolo a lei attribuito ufficialmente proprio dal Concilio Vaticano II. “A gloria dunque della Vergine e a nostro conforto, noi proclamiamo Maria Santissima Madre della Chiesa, cioè di tutto il popolo di Dio, tanto dei fedeli come dei Pastori, che la chiamano Madre amorosissima, e vogliamo che con tale titolo soavissimo d’ora innanzi la Vergine venga ancor più onorata ed invocata da tutto il popolo cristiano”, proclamò all’epoca Papa Paolo VI.
O Maria, Madre e Signora mia,
affido a te la mia anima e il mio corpo,
la mia vita e la mia morte e ciò che verrà dopo.
Metto tutto nelle tue mani.
O Madre mia, copri col tuo manto verginale la mia anima
e concedimi la grazia della purezza del cuore,
dell’anima e del corpo e difendimi
con la tua potenza da tutti i nemici.
O splendido giglio, tu sei il mio specchio, o Madre mia.
Antonella Sanicanti
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