“Giuseppe mise dentro ad un sacco alcune vestimenta, preparò la tranquilla e mansueta cavalcatura, che doveva portare Maria”, racconta don Bosco.
Giovanni Bosco (1815-1888, Piemonte) si prese sempre cura dei ragazzi, specialmente di quelli abbandonati a loro stessi.
Dagli scritti di don Bosco su San Giuseppe
“Era una mattina trista e nebbiosa del mese di dicembre, l’anno 752 di Roma, Giuseppe e Maria lasciavano la loro povera abitazione di Nazareth per recarsi a Betlemme, dove li chiamava l’obbedienza dovuta agli ordini del sovrano. Non furono lunghi i loro preparativi per la partenza. Giuseppe mise dentro ad un sacco alcune vestimenta, preparò la tranquilla e mansueta cavalcatura, che doveva portare Maria che era già nel nono mese di sua gravidanza, e si avviluppò nel suo largo mantello. “.
San Giuseppe e Maria si recarono da Nazareth a Betlemme, per adempiere al censimento, ordinato in quell’epoca dall’Imperatore. Non sapevano ancora che sarebbero ritornati a casa, e per altre vie, in tre e non più in due!
San Giovanni Bosco: la grandezza del suo progetto
Don Bosco sapeva bene che i giovani, per sopravvivere nella società, avevano bisogno di mezzi adeguati, perciò volle dar loro un mestiere o un titolo di studio, perché si inserissero “tra gli altri”.
Nel 1860, la Santa Sede approvò il suo più grande progetto. Il Santo stesso lo aveva affidato alla protezione di Santa Maria Ausiliatrice dei cristiani e di San Francesco di Sales (alla cui dottrina si ispirava; da questo il nome di “salesiani” per i suoi membri). Per i ragazzi che ospitava e sosteneva, il Santo sacerdote aveva delineato un vero e provo Sistema Preventivo, che spiegava come si potesse indurli ad interessarsi allo studio, per divenire buoni cittadini e buoni cristiani, un giorno.
Poi, i ragazzi che riusciva ad avviare anche al lavoro li affidava alla protezione di San Giuseppe. San Giovanni Bosco è celebrato il 31 Gennaio.
Antonella Sanicanti