Maria Valtorta: esperienze mistiche, profezie e la preghiera dettata da Gesù

Mistica del ‘900, ripercorriamo la sua straordinaria esistenza e ciò che il Signore le ha rivelato.

Maria Valtorta, una donna “speciale” che sin da bambina, è stata scelta da Gesù. Il suo desiderio era unico, ovvero quello di “consolare Gesù facendosi simile a Lui”.

Maria Valtorta e Gesù
Maria Valtorta – photo: lalucedimaria

Scopriamo insieme chi era Maria Valtorta e in che modo la sua fede ha così tanto influito nella sua vita e in quella di molti altri.

La vita e le gesta di Maria Valtorta, una mistica vissuta nel secolo scorso e di cui oggi ricorre il suo 127° anniversario dal giorno della sua nascita. La storia di Maria è, anche, per certi tratti, molto controversa, ma ricca e pregna di spiritualità. Maria nasce a Caserta, figlia unica dei suoi genitori.

Suo padre prestava servizio come maresciallo di cavalleria e, a causa dei suoi continui spostamenti, la famiglia non è mai vissuta in una città fissa. Sarà durante gli anni di servizio di suo padre a Milano che la piccola Maria inizierà a frequentare l’asilo dalle suore Orsoline e sarà proprio qui, in questi anni, anche se ancora bambina, che avrà l’intuizione mistica che l’avrebbe segnata per sempre, ovvero quella di vedere il dolore associato in modo indissolubile con l’amore, tanto da desiderare di “consolare Gesù facendosi simile a Lui nel dolore volontariamente patito per amore”.

Maria Valtorta: Gesù la sceglie sin da bambina

Nonostante la scarsa presenza paterna nella sua vita, Maria non lo dimenticò mai, tanto da soffrirne molto quando, all’età di soli 12 anni, sua madre deciderà di staccarla da casa per mandarla a vivere e a studiare in collegio. Un luogo prestigioso che lei stessa amava chiamare “il suo nido di pace”, dove studiava con dedizione. Quando, però, al compimento del 16esimo anno di età, al momento di uscire dal collegio, saranno le parole di un Vescovo a farle comprendere al meglio cosa il Signore le stava chiedendo.

La malattia del padre non turbò Maria che, anzi, trasferitasi a Firenze, amava passeggiare e conoscere la città insieme a suo padre. Una gioia incontenibile per lei, stroncata però dalla durezza di sua madre, quanto anche dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale che la vide in prima linea tra le infermiere volontarie. E fu proprio durante quell’esperienza che Maria, nel curare i soldati feriti, ne uscì ancora più edificata.

Nel 1920, però, fu colpita per strada da un sovversivo comunista: un colpo talmente forte che portò Maria sulla strada dell’infermità. Fu proprio durante gli anni della sua convalescenza a Reggio Calabria, ospite di alcuni cugini di sua madre, che ebbe modo di avvertire nuovamente la presenza di Cristo. A partire dal 1924, infatti, dopo l’ennesimo trasferimento a Viareggio, per Maria inizia ufficialmente il suo periodo di ascesi.

Maria Valtorta
Maria Valtorta (photo: aleteia) – lalucedimaria.it

Un’ascesi espressa con propositi fermi e culminava in eroiche offerte di sé per amore a Dio e all’umanità. Un attivo impegno anche in parrocchia, dove riusciva anche ad avvicinare a Cristo giovani e persone che, da tempo, ne erano lontani. L’infermità, però, si acutizzava sempre di più e sarà solo il 4 gennaio del 1933 che uscì di casa per l’ultima volta, con estrema fatica. Dal 1° aprile 1934, giorno di Pasqua, Maria non si alzò più dal letto.

Nel 1935, Marta, una giovane rimasta orfana, la accolse in casa sua e di lei si prese cura sino alla fine dei suoi giorni.

I Quaderni e le sue esperienze mistiche

Lo dicevamo all’inizio: la vita di Maria Valtorta fu segnata da tante profezie, avute nell’ambito delle sue esperienze mistiche ed alcune, in particolare modo, guardavano con attenzione al futuro dell’umanità: “[…] Cosa sono le guerre, in fondo? Odio. Cosa è l’odio? L’antitesi dell’amore. Le ragioni politiche. Lo spazio vitale? Una frontiera ingiusta? Un affronto politico? Scuse, scuse.

Non vi amate, Non vi sentite fratelli. Non vi ricordate che siete tutti venuti da un sangue, che nascete tutti a un modo, che morite tutti ad un mondo, che avete tutti fame, sete, freddo, sonno ad un modo e bisogno di pane, di vesti, di casa, di fuoco ad un modo. Non vi ricordate che Io ho detto: “Amatevi.

Dal come vi amerete si capirà se siete miei discepoli. Amate il prossimo vostro come voi stessi […] Perché la carità è Dio e Dio non convive col Male. Perciò chi ama il Male odia Dio. Odiando Dio aumenta le sue iniquità e sempre più si separa da Dio-Carità. Ecco un cerchio dal quale non si esce e che si stringe per torturarvi. Potenti od umili, avete aumentato le vostre colpe.

Trascurate il Vangelo, deriso i Comandamenti, dimenticato Iddio, poiché non può dire di ricordarlo chi vive secondo la carne, chi vive secondo la superbia della mente, chi vive secondo i consigli di Satana, avete calpestato la famiglia, avete rubato, bestemmiato, ammazzato, testimoniato il falso, mentito, fornicato, vi siete fatti dell’illecito lecito” – scriveva Maria nei suoi “Quaderni”.

Preziosissimo sangue
Preziosissimo sangue (photo web source) – lalucedimaria.it

 

La preghiera dettata da Gesù

C’è una preghiera che Maria Valtorta ha ricevuto da Gesù stesso: è quella al suo Preziosissimo Sangue.

Divinissimo Sangue che sgorghi per noi

dalle vene del Dio fatto uomo,

scendi come rugiada di redenzione sulla terra contaminata

e sulle anime che il peccato rende simili a lebbrosi.

Ecco, io ti accolgo, Sangue del mio Gesù,

e ti spargo sulla Chiesa, sul mondo,

sui peccatori, sul Purgatorio.

Aiuta, conforta, monda, accendi penetra e feconda,

o Divinissimo Succo di Vita.

Nè ponga ostacolo al tuo fluire l’indifferenza e la colpa.

Ma anzi per i pochi che ti amano,

per gli infiniti che muoiono senza di Te,

accelera e diffondi su tutti questa divinissima pioggia

onde a Te si venga fidenti in vita,

per Te si sia perdonati in morte,

con Te si venga nella gloria del tuo Regno. Così sia”.

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