Nuove regole, per la “convivenza” con il Covid, si prospettano per il nostro Paese a partire dal 1° maggio. Dalle mascherine, dove usarle obbligatoriamente e dove no, fino al Green Pass. Che cosa ci aspetta?
L’Italia torna ad esser più libera dalle restrizioni, dopo due anni di pandemia. Ma non è un liberi tutti. C’è ancora qualche regola.
La nuova ordinanza in materia Covid
Il Ministro della Salute, Speranza, ha firmato le ordinanze: dal 1 maggio, in Italia, cambierà lo scenario per quel che riguarda le restrizioni in materia Covid. Dopo due anni di pandemia, le zone di colore, il resoconto dei contagi giornaliero, le mascherine, il green pass…a partire dalla prossima domenica qualcosa di diverso ci sarà.
Le mascherine saranno le principali protagoniste perché dovremmo imparare, adesso, a capire dove vanno ancora usate obbligatoriamente, dove mettere le Ffp2 e dove le chirurgiche, e dove invece sono solo raccomandate. Ci sono, infatti, delle proroghe, specialmente per i luoghi chiusi ritenuti maggiormente a rischio, dove l’obbligo della mascherina sarà tale fino al 15 giugno.
Mascherine: dove saranno ancora usate e dove no
Ma andiamo con ordine:
- Per i mezzi pubblici sarà ancora obbligatoria la mascherina Ffp2, fino al 15 giugno, siano essi mezzi del trasporto pubblico locale, sui treni alta velocità, su quelli interregionali, sugli Intercity, sugli scuolabus, sui mezzi a noleggio con conducente;
- Sempre fino al 15 giugno, per gli spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso, nei teatri, al cinema, nelle sale da concerto, per gli eventi sportivi al chiudo, l’ordinanza specifica che “la mascherina rimane obbligatoria”;
- Nelle discoteche, invece, le mascherine non saranno più obbligatorie.
La scuola: non cambiano le regole
Capitolo a parte resta la scuola, che resta fuori dall’ordinanza. Il decreto in vigore prevede comunque, l’uso della mascherina, per ragazzi, docenti e personale scolastico, fino alla fine dell’anno scolastico. Non c’è stata, quindi, alcuna modifica a questa norma.
Per i luoghi di lavoro, invece:
- Per quel che riguarda il settore pubblico, si richiede alle singole amministrazioni “di usare il buon senso” e applicare le regole di prevenzione sanitaria sulla base del rischio di contagio e delle condizioni ambientali”. Ovvero il rispetto della distanza di sicurezza, l’areazione degli ambienti e “la raccomandazione e la necessità di proteggere naso e bocca”. Non ci sarà un obbligo, tranne nei casi in cui lo preveda un accordo aziendale;
- Per il settore privato, invece, sono e restano in vigore i protocolli firmati con i sindacati.
Le mascherine nelle strutture sanitarie
Situazione diversa per gli ospedali e le RSA:
- Personale e visitatori, fino al 15 giugno 2022, hanno l’obbligo di indossare la mascherina nelle strutture sanitarie, ma anche in quelle socio sanitarie. Sono incluse anche le le strutture residenziali per anziani, le strutture di ospitalità e lungodegenza, le strutture riabilitative, quelle socio – assistenziali.
Addio al Green Pass
Sono in molti, però, a chiedersi che fine farà il Green Pass. A partire dal 1° maggio, il certificato verde non sarà più obbligatorio:
- Negli uffici pubblici;
- In bar, ristoranti, mense e catering;
- Al cinema, a teatro, ai concerti e agli eventi sportivi;
- Nei luoghi di lavoro;
- Sui mezzi di trasporto;
- Ai congressi, ai convegni, nei centri culturali, nelle strutture ricreative, sociali;
- Nei negozi;
- Nei centri benessere;
- Nelle sale gioco, alle feste e nelle discoteche;
- Ai concorsi
Ultimo passaggio: per chi arriva dall’estero, nel nostro Paese, non dovrà più presentare e compilare né il Green Pass né il Passenger locator form. Ne consegue, quindi, che l’ingresso in Italia torna ad essere libero.