I+matrimoni+basati+sulla+fede+durano+di+pi%C3%B9%2C+uno+studio+scientifico+dell%26%238217%3Buniversit%C3%A0+della+Virginia
lalucedimaria
/matrimoni-basati-sulla-fede-durano-piu-uno-studio-scientifico-delluniversita-della-virginia/amp/
Notizie

I matrimoni basati sulla fede durano di più, uno studio scientifico dell’università della Virginia

 

La società occidentale, Italia compresa, si definisce cristiana per tradizione (laddove per tradizione s’intende aspetti culturali e storico-sociali), ma se si approfondisce e si fa un’analisi statistica su quante persone vanno effettivamente in Chiesa o vivono secondo dei dettami cristiani, ci si accorge facilmente di come la loro adesione al cristianesimo sia esclusivamente formale.

Il perché queste persone, sebbene si definiscano cristiane, non seguono gli insegnamenti di Cristo ne quelli della Chiesa in sua vece è facile da scoprire: semplicemente non sono interessati a farlo. La premessa appena conclusa ci serve ad introdurre i risultati degli studi sulle percentuali di divorzio portati avanti dal Professor Bradley Wright per conto dell’università della Virginia.

Egli per prima cosa effettua una distinzione tra i cristiani nominali e quelli effettivi spiegando come il seguire la dottrina porti delle notevoli differenze sulla durata del matrimonio, quindi dirama le statistiche riguardanti il popolo americano, dalle quali si vede come il tasso di divorzio degli americani che si definiscono cristiani è del 42%, mentre quello degli atei, agnostici o semplicemente non affiliati sale al 50%. La differenza si acuisce se andiamo ad analizzare il tasso dei divorzi dei cristiani praticanti la percentuale scende fino al 38%.

Già questo basterebbe a dimostrare come credere in Dio e nel matrimonio come sua istituzione faccia una notevole differenza, ma i dati del National Marriage Project che più di tutti palesano la differenza, tra credenti e non, sono quelli relativi alle probabilità di divorzio delle nuove coppie. In questi si vede come una coppia cristiana praticante abbia il 35% in meno di probabilità di divorziare rispetto ai non credenti ed un 20% in meno rispetto ai cristiani non praticanti.

Insomma lo studio suggerisce quello che per un fedele non è una novità, ovvero che essere credenti, nel vero senso della parola, fa una grande differenza nella gestione del rapporto matrimoniale e che la recente perdita di fede è la principale causa dell’aumento considerevole di divorzi nella società moderna.

Luca Scapatello

Scritto da
Luca Scapatello

Recent Posts

  • Notizie

L’importanza dell’acqua benedetta e come usarla correttamente

L'acqua benedetta è uno strumento di fede che ha un grandissimo rilievo. Essa viene riposta…

2 ore fa
  • Notizie

In arrivo la statua di Cristo più grande del mondo: ecco dove sorgerà

La statua del Cristo più grande del mondo è un progetto in piedi già da…

3 ore fa
  • Preghiere

Preghiera del 23 novembre alla Madonna della Comuna: un segno indelebile del suo passaggio

La Madonna della Comuna appare a una bambina, e dona a lei e a tutto…

5 ore fa
  • Santi

St Clement’s Tart, la torta di San Clemente: profumata, cremosa e perfetta per la festa

Per omaggiare San Clemente c'è una buonissima torta inglese tradizionale e gustosa da preparare: è…

6 ore fa
  • Notizie

Novena alla Madonna della Medaglia Miracolosa per chiedere una grazia, sesto giorno

Per nove giorni consecutivi ci rivolgiamo con fiducia alla Vergine Maria che per il tramite…

8 ore fa
  • Notizie

Padre Pio e il mistero delle Anime del Purgatorio: la storia dei soldati defunti

In molti si chiedono se Padre Pio avesse una devozione verso le anime sante del…

10 ore fa