Papa Francesco ha da poco riconosciuto le virtù eroiche di cinque nuovi Venerabili della Chiesa. Tra questi, c’è Matteo Farina, un giovane del nostro tempo, un esempio per i suoi compagni.
Sono cinque i nuovi Venerabili della Chiesa, di cui, recentemente, Papa Francesco ha riconosciuto le virtù eroiche. La maggior parte di essi, come riporta Vatican News, sono vissuti tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del secolo scorso. Ma ce n’è uno, un giovane del nostro millennio, che con il suo esempio di vita, ispirata al Vangelo, è stato un vero e proprio modello di santità: parliamo di Matteo Farina, il più giovane tra i nuovi Venerabili, scomparso a 18 anni, nel 2009, dopo una lunga malattia.
Matteo Farina, come leggiamo da Vatican News, si è sempre posto un grande obiettivo, quello di “contagiare” i suoi coetanei con l’amore di Dio. Non a caso il giovane Servo di Dio ha voluto sempre usare questa parola (contagio) in riferimento all’amore del Padre: per Matteo, infatti, l’amore di Dio è come un “virus”, in grado di entrare, silenziosamente, nel cuore delle persone. Contagiare di questo amore quante più persone possibili, soprattutto tra i suoi coetanei, è diventata la vera e propria missione del giovane Matteo.
Una vita con il sorriso, ma non è mancata la sofferenza. Matteo ha combattuto per anni contro una lunga malattia: un tumore al cervello che lo ha costretto a lunghe convalescenze, operazioni e viaggi. Matteo ha però sempre affrontato tutte le difficoltà facendosi prendere per mano dal Signore: la luce, che ha sempre brillato nei suoi occhi, fin da piccolo, era diramata da quella familiarità che il giovane ha preso con il Vangelo, sempre presente nella sua vita. Per il giovane Venerabile, il Vangelo è non solo un libro da leggere tutti i giorni, ma un libro da “vivere” quotidianamente.
Tra i banchi di scuola si condivide tutto: gioie, difficoltà e, come spesso capita, qualche litigio. Ma i compagni di scuola di Matteo hanno avuto una gran fortuna ad averlo tra loro, perché ogni qual volta scoppiava un litigio, le migliori parole per far pace erano proprio le sue. Non a caso, come riporta Vatican News, il giovane Matteo era stato ribattezzato dai suoi compagni, il “moralizzatore”, una nomina affidatagli con grande stima, perché le sue parole, di cui mai mancava il riferimento a Dio, hanno sempre riportato la pace.
Un’altra missione, definita difficile, ma non impossibile, Matteo se l’era posta. Una missione che suona come un messaggio per molti ragazzi: sentirsi partecipi del gruppo, senza sentirsi costretti ad imitare gli errori e gli sbagli degli altri. L’integrazione nel gruppo, senza la rinuncia ai principi cristiani, è la missione che Matteo, oggi Venerabile Servo di Dio, ha lasciato a tutti i suoi coetanei.
Insieme a Matteo Farina, Papa Francesco ha riconosciuto le virtù eroiche di altri quattro Venerabili della Chiesa: Maria de la Concepción Barrecheguren y García, nata in Spagna nel 1905; Francisco Barrecheguren, vedovo e infine Sacerdote, nato nel 1881; Francesco Caruso, nato nel 1879; Carmine De Palma, nato nel 1876.
Fabio Amicosante
Segui tutte le nostre News anche attraverso il nuovo servizio di Google News, CLICCA QUI
Per omaggiare San Clemente c'è una buonissima torta inglese tradizionale e gustosa da preparare: è…
Per nove giorni consecutivi ci rivolgiamo con fiducia alla Vergine Maria che per il tramite…
In molti si chiedono se Padre Pio avesse una devozione verso le anime sante del…
Tra i primi pontefici della Chiesa, san Clemente, che si ricorda oggi 23 novembre, fu…
Meditiamo il Vangelo del 23 Novembre 2024, iniziando la giornata con una profonda riflessione sulla…
Il Sabato è il giorno della devozione alla Beata Vergine Maria. Offriamo questo nuovo giorno…