Intervistato da Famiglia Cristiana, Matteo Marzotto racconta l’incontro con Don Roberto, l’amicizia con Chiara Amirante e il suo viaggio a Medjugorie.
Da tempo il rampollo della famiglia Marzotto si poneva delle domande esistenziali, alle quali ha trovato una prima riposta proprio nella località mariana.
Nato a Roma il 26 settembre del 1966, Matteo Marzotto è il quinto figlio del Conte Umberto Francesco e della modella Marta Vacondio. La sua famiglia è da cinque generazioni impegnata nell’industria della Lana e da decenni della Moda. Cresciuto in quest’ambito, Matteo ha subito sviluppato un buon intuito per gli affari oltre che una capacità manageriale degna di nota. Dopo aver lavorato nelle aziende di famiglia, il giovane Marzotto ha rilanciato la Vionnet e ottenuto un incarico come capo della illustre Maison Valentino. Dal 2013 al 2016 è stato amministratore delegato della Fiera di Vicenza e dal 2016 è presidente dell’azienda di abbigliamento Dondup.
Cresciuto in una famiglia di stampo liberale, in cui la questione religione era lasciata alla sfera personale di ciascun individuo, Matteo da ragazzo non ha mai sviluppato un’idea propria a riguardo. Questa mancanza di indirizzo sembrava non pesargli più di tanto, specie negli anni in cui si faceva un nome nel mondo della moda e dell’imprenditoria. Ma quando nel 2006, compiuti i 40 anni, si è accorto di provare un senso di vuoto nonostante i successi raggiunti, qualcosa in lui è cambiato.
Marzotto è entrato in crisi, ha cominciato a porsi domande esistenziali e a fare una ricerca religiosa che lo ha condotto in tutti i principali luoghi di culto mariani. La spinta per intraprendere una vita diversa, totalmente dedicata a Dio, l’ha avuta solo nel 2011, dopo un pellegrinaggio a Medjugorje: “Conobbi don Roberto, un sacerdote di Nuovi Orizzonti, con il quale feci subito amicizia. Tornai alcuni mesi dopo. È stata un’esperienza importante che mi ha fatto riflettere molto. Fu lui a presentarmi a Chiara Amirante con la quale siamo diventati subito amici”. Quei rapporti stretti in Bosnia durano ancora oggi e sebbene non abbia avuto una conversione improvvisa, ammette: “è innegabile che laggiù ci sia stato il cambio di passo della mia vita. La guida che non avevo avuto nella mia famiglia d’origine, l’ho trovata in quella allargata di Nuovi Orizzonti”.
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Luca Scapatello
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