Massimiliano (Max) Laudadio è un volto conosciuto della televisione grazie al suo lavoro come inviato a Striscia La Notizia (precedentemente aveva lavorato come Iena, ma la maggiore notorietà è giunta con il programma di Antonio Ricci). Da anni ormai, l’inviato della striscia satirica gira per l’Italia alla ricerca di misfatti da denunciare, un lavoro apprezzato dalla maggior parte degli italiani. Ma se tutti, anche solo per sentito dire, sanno che Laudadio è un inviato di Striscia, in pochi, solo quelli più vicini, conoscono la sua recente conversione al cattolicesimo.
Intervistato dal quotidiano cristiano ‘Credere‘ il giornalista parla liberamente di come la fede si sia insinuata piano piano dentro il suo cuore. Tutto è cominciato il giorno dell’elezione a Pontefice di papa Francesco: “La sera dell’elezione di papa Francesco, il 13 marzo 2014, ero – come tanti – incollato alla televisione. Con me c’era Loredana, mia moglie, alla quale, poco prima dell’annuncio, dissi: ‘Si chiamerà Francesco’. Lei obiettò che sino a quel momento mai nessun Pontefice aveva scelto il nome del santo di Assisi. Ma… sappiamo com’è andata. Quella è stata la prima delle ‘Dio-incidenze’ nella mia vita: chiamo così quei fatti della vita che ci paiono casuali, ma che sono invece segni della Provvidenza”.
Poco tempo più tardi Max si è trovato di fronte ad una di quelle Dio-incidenze di cui ha parlato prima con protagonista la figlia Bianca: la piccola cresciuta senza educazione cattolica, ha chiesto al padre di poter fare la Prima Comunione. Laudadio spiega che fondamentale è stato in questa decisione un incontro: “Fondamentale è stato anche l’incontro con don Silvano, che oggi è il mio direttore spirituale: un sacerdote che, pur anziano, sa animare l’oratorio radunando attorno a sé centinaia di bambini e ragazzi e nelle omelie cattura la loro attenzione citando i brani di cantanti di oggi. Ma non è finita”.
Il terzo episodio riguarda ancora una volta un incontro, questa volta con il giovane Francesco Lorenzi, autore di un libro in cui parla della propria conversione intitolato ‘La strada del sole‘. Il ragazzo in quella occasione gli regalò una copia del libro e Laudadio, sebbene fosse scettico, si è deciso a leggerlo trovando insegnamenti di vita inaspettati. Di li la decisione di affrontare un percorso di conversione che ha cambiato gli obbiettivi della sua vita: “Continuo a fare il lavoro di sempre. Ma è cambiato radicalmente l’obiettivo della mia vita, tant’è che, per esempio, ho da poco scritto una canzone, Liberi, una sorta di lettera a Dio, un tema che in passato non avrei mai affrontato. Inoltre, dal momento in cui ho avvertito la presenza di Dio in me, per la prima volta non ho più paura della morte. Nella vita quotidiana è cambiato tutto: oggi mi interrogo su cosa faccio io per il mondo. Prima ero iroso, ora affronto i problemi e i conflitti con un altro spirito. E in questo un aiuto fondamentale mi viene dalla lettura del Vangelo”.