Un gesto di grande generosità che era stato in un certo senso già preannunciato dall’attaccante del Paris Saint Germain quando in un’intervista precedente al mondiale aveva dichiarato che con la nazionale era disposto a giocare gratuitamente. Il presidente dell’associazione caritatevole ha dichiarato a ‘Le Parisien‘ che Mbappe è un giovane dal cuore d’oro, che riesce a trasmettere ai bambini la sicurezza con semplici parole e che si diverte tanto a giocare con loro, aggiungendo anche: “Qualche volta penso che sia più contento lui di giocare con loro che il contrario”.
Nato a Bondy, nella regione Île-de-France, il 20 dicembre 1998, Kylian è cresciuto in una famiglia di sportivi di origine africana: il padre Wilfred è dirigente della squadra di calcio AS Bondy, mentre la madre Fayza è stata una giocatrice professionista di pallamano. Lui sin da bambino ha avuto la passione per il calcio ed ha cominciato a muovere i primi passi nella squadra della sua città natale (l’AS Bondy di cui il padre è dirigente) con questa ha affrontato le squadre di alcuni dei settori giovanili più importanti del mondo come quello del Real Madrid e Monaco, squadra che poi ne ha acquistato il cartellino. Con la squadra monegasca si rende protagonista della vittoria nella Coppa Gardarella (doppietta in finale) e dopo un anno nella seconda squadra esordisce nella prima, non ancora maggiorenne, il 2 dicembre del 2015, diventando il giocatore più giovane a vestire la maglia del Monaco (record poi infranto dal nostro Pellegri due anni dopo).
A febbraio Kylian segna la sua prima rete da professionista ed anche in questo caso è record: a 17 anni e 62 giorni diventa il più giovane marcatore della storia del club . L’anno successivo è quello della consacrazione: Kylian è titolare fisso dell’attacco monegasco e si distingue per la sua capacità nel dribbling, la sua eccezionale velocità e la freddezza sotto porta. Nello stesso anno Mbappe diventa il più giovane calciatore a raggiungere la doppia cifra nella Ligue 1 e vince il campionato con il Monaco. In estate passa al Psg dove la sua stella viene adombrata dal talento di Neymar e dalla capacità realizzativa di Cavani, ciò nonostante mette a segno 21 reti in 44 partite (quasi un gol ogni 2 partite). Il resto è cronaca di oggi, il mondiale lo ha consacrato come stella planetaria anche per quel record di giocatore più giovane a segnare una doppietta che condivide niente di meno che con Pelé.
Luca Scapatello
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