E’ uno dei principali Sacramentali che accompagnano e proteggono la nostra vita spirituale. Chi la porta con sé, e chi, anche, la prega ogni giorno.
Si tratta di un’importante preghiera al Santo alla quale è dedicata, e dall’altro lato, è importante per allontanare la presenza del maligno.
La sua storia ed il suo simbolismo hanno diverse origini e tradizioni, racchiudendo in sé diversi significati.
San Benedetto: la sua particolare medaglia
La presenza di questo Santo la sentiamo vicina a noi grazie anche grazie a questo particolare oggetto. Una medaglia con simboli che ne ricordano la sua regola e la sua piena adesione a Cristo. C’è chi la porta in tasca o al collo: ma ne conosciamo a pieno la sua spiritualità?
Per la Chiesa, la medaglia di San Beedetto da Norcia è considerata un Sacramentale e i sacerdoti esorcisti la utilizzano per scacciare il demonio sia dalle persone che dai luoghi. Essa contiene simboli e scritte correlate con il Santo da cui prende il nome. Non si conosce il momento esatto della creazione della prima medaglia.
All’inizio era una croce, dedicata alla devozione in onore del Santo monaco. Poi sono state, in seguito, coniate medaglie che portavano l’immagine propria di San Benedetto con una croce in alto nella mano destra e la sua Regola per i monasteri nell’altra mano.
Una delle sue caratteristiche è quella di avere una sequenza di lettere maiuscole posizionata attorno alla grande figura della croce sul retro della medaglia. Grazie ad un manoscritto, ritrovato nel 1647, è stato possibile dare una spiegazione a questo tipo di rappresentazione e significato delle lettere. Nel manoscritto c’era un’immagine raffigurante San Benedetto che ha, in una mano, un bastone che termina in una croce, e un rotolo nell’altra.
Da dove hanno origine le scritte
Sul bastone e sulla pergamena erano scritte, per intero, parole di cui le misteriose lettere erano le iniziali. Si tratta di una preghiera latina di esorcismo. Il manoscritto contiene la formula esorcismo “Vade retro Satana”, e le lettere sono state trovate per corrispondere a questa frase.
Con il passare dei secoli, altre medaglie furono create e diffuse in tutta Europa. San Vincenzo de Paoli racconta di aver saputo di questa speciale diffusione, poiché le sue Figlie della Carità l’hanno sempre indossata attaccata ai loro rosari. Sarà con Papa Benedetto XIV che, nel 1742 si darà ufficialmente l’approvazione all’uso ed all’utilizzo di queste medaglie, concedendo anche l’indulgenza a coloro che la portavano con fede.
Come dicevamo, la Medaglia ha un simbolismo insito al suo interno. Partiamo dalla parte “davanti”: troviamo San Benedetto con una croce nella mano destra, simbolo cristiano della salvezza, e a sinistra la sua regola monastica.
Le lettere sulla parte anteriore
Alla destra di Benedetto, sotto la croce, c’è una coppa avvelenata. Si tratta di un riferimento ad una leggenda secondo la quale alcuni monaci avevano tentato di avvelenarlo. La coppa contenente vino avvelenato si frantumò quando il Santo fece il segno della croce su di essa.
Alla sua sinistra, sotto la regola, il corvo che porta via un pezzo di pane avvelenato. Da qui la tradizione che la medaglia protegge dai veleni.
Sopra la coppa e il corvo ci sono le parole CRUX SANCTI PATRIS BENEDICTI (“La croce del Santo Padre Benedetto”). Intorno alla figura di San Benedetto ci sono le parole EIUS IN OBITU NRO PRAESENTIA MUNIAMUR (“Che possiamo essere rafforzati dalla sua presenza nell’ora della nostra morte”). I monaci Benedettini consideravano il loro Padre fondatore, protettore per una felice morte.
Il suo allontanare il demonio
Nella parte anteriore, invece, è rappresentata una croce, contenente le lettere C S S M L – N D S M D, iniziali di parole di una frase latina, la cui traduzione è: “Possa la santa Croce essere la mia luce! Possa il demonio non essere mai il mio Signore!”.
Sul contorno del retro della medaglia ci sono altre lettere, V R S N S M V – S M Q L I V B, in riferimento alla frase che allontana il demonio: “Arretra Satana! Non tentarmi mai con le tue vanità! Quello che mi offri è il male. Bevi tu stesso il veleno!“.
È presente, infine, anche la parola PAX che significa “pace”.