Si è spento il “medico dei poveri” era il Giuseppe Moscati d’Egitto

In Egitto si è spento il “medico dei poveri”. La sua opera di assistenza ai bisognosi e a tutti coloro che, in lui, trovavano un conforto ed un aiuto.

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photo web source: risorgimentonocerino.it

Curava i poveri senza chiedere nulla in cambio e, da più di 50 anni, non faceva distinzione nemmeno di religione.

Mohamed, il medico dei poveri

Aveva più di 90 anni ma, nonostante tutto, voleva ancora curare ed accudire i suoi malati. Loro erano i suoi pazienti e di questo, non se ne è mai lamentano. Mohamed Mashally si è spento ieri in Egitto, dove per 50 anni ha lavorato, operato ed offerto ogni tipo di assistenza medico sanitaria a chi ne aveva bisogno.

50 anni di visite ai poveri, senza mai fare nemmeno distinzione di religione o credo. Ai suoi poveri dava perfino il denaro per comprare le medicine e non prendeva da loro nemmeno i soldi “per la visita”. Potremmo definirlo il San Giuseppe Moscati del XXI secolo.

Lavorava 10 ore al giorno: “Tutti devono esser visitati”

E così è stato fino all’ultimo giorno della sua vita, lavorando nella sua piccola e umile clinica, anche oltre le 10 ore al giorno, per permettere a tutti, proprio a tutti, di esser curati, di avere un consiglio, di avere un aiuto. Non aveva né macchina né cellulare, ma tutti sapevano dove trovarlo e come rintracciarlo.

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Solo una volta, un ricco mercante del Golfo Persico, gli aveva regalato ben 20mila dollari ed un’auto di lusso per permettergli di arrivare più velocemente dai suoi pazienti. Ma Mohamed aveva subito reinvestito quel denaro, vendendo immediatamente l’auto e, con i soldi che aveva ricevuto, donare ancora una volta medicine ai suoi pazienti più bisognosi.

Mohamed: “Ho messo la mia vita al servizio degli ultimi”

I miei hanno fatto grandi sacrifici per farmi studiare. Così ho promesso a Dio che non avrei preso un centesimo dai poveri e avrei vissuto una vita al servizio del mio prossimo di qualunque cultura o religione sia” – raccontava Mohamed a chi gli chiedeva il perché del suo modo di vivere.

Forse ispirato proprio da San Giuseppe Moscati ha agito così, o forse proprio per ricompensare i suoi genitori dei sacrifici fatti. Essere vicino ai poveri e con i poveri.

ROSALIA GIGLIANO

Fonte: farodiroma.it

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