Esperto chiede il lockdown: cosa si nasconde dietro questa insistenza?

Il professore Walter Ricciardi da mesi appare su tutte le televisioni e su tutti i giornali affermando di avere chiesto al Ministro della Salute un “lockdown duro”. Ma è responsabile il suo modo di agire?

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Alcuni hanno fatto notare che da mesi il prof. Ricciardi continua a seminare panico tra la popolazione, invocando misure drastiche e gettando paura e angoscia in quanti ad esempio hanno un’attività economica che rischia di chiudere, un lavoro precario, sono dipendenti di un’azienda a rischio. Per queste persone, spesso padri o madri di famiglia, il futuro si prospetta nero.

Ricciardi in tv paventa nuovi lockdown. A nome di chi?

Tutto questo spiega molto bene la rabbia di tanti di fronte alle sue esternazioni, giuste o meno che possano essere. Ricciardi dice di non capire le critiche rivolte nei suoi confronti, eppure dovrebbero essere molto chiare. Il punto infatti è che Ricciardi è un consulente scientifico del Ministro della Salute, le sue consulenze dovrebbe farle in privato, non in pubblico.

Per il bene del ministro, e della popolazione tutta, dovrebbe rivolgersi a lui con un adeguato incontro istituzionale, opportunamente organizzato, e lì dovrebbe esporre le sue opinioni e aspettare che le istituzioni le valutino e decidano se prenderle in considerazione o meno. Così che, una volta fatte le scelte ritenute opportune, il cittadino possano decidere di criticare il ministro per avere deciso per una o per l’altra direzione politica.

Ci si chiede quali siano i veri interessi di questa figura

Invece Ricciardi, come se fosse una sorta di battitore libero, imperversa su ogni canale mediatico per esternare le sue tesi con grande decisioni. Ci si chiede, quindi, quali siano i veri interessi di Ricciardi. Per caso, quelli della nazione in cui vive, o forse ci sono altri obiettivi e interessi reconditi di cui non si è a conoscenza?

D’altronde, c’aveva pensato nei mesi scorsi già il programma televisivo Le Iene a gettare diverse ombre sulla figura del medico che si funge da virologo ma che virologo non è. Ombre che sembra non fossero proprio illazioni, ma la testimonianza di fatti avvenuti quando, soltanto qualche anno fa, ricopriva un ruolo dirigenziale presso l’Istituto superiore di sanità.

L’accuse delle Iene che portò alle sue dimissioni dall’Iss?

Si dimise perché i suoi interessi, secondo il servizio televisivo che lo incriminava, non erano del tutto alla luce del sole. Insomma, quando Ricciardi parla e invoca a gran voce un nuovo “lockdown”, ovvero il confinamento a casa di tutta la popolazione, con le drammatiche conseguenze sociali ed economiche che ne conseguono, a nome di chi parla? In che ruolo, e perché?

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Il servizio delle Iene che accusa il prof. Ricciardi – photo web source

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Come ha affermato il giornalista Beppe Severgini sul Corriere della Sera, “un consigliere deve consigliare, e non è necessario che poi ripeta i suoi consigli in prima serata televisiva e a tutti i giornali che lo chiamano”. Perché “ognuno può pensarla come vuole”, “ma per un medico esperto e conosciuto (Ricciardi ha lavorato anche per l’Oms) le responsabilità aumentano”.

La responsabilità della condizione emotiva in cui tanti italiani, stressati dall’attuale situazione drammatica, si trovano ad essere. Sappiamo che il Coronavirus ha generato fin d’ora forti problemi dal punto di vista psicologico, sociale ed emotivo. Un medico dovrebbe conoscere la delicatezza della comunicazione scientifica, quando si relaziona con i suoi pazienti. Figuriamoci se, come accade per il fatto che Ricciardi è una persona mediaticamente molto esposta, è un Paese intero ad ascoltare.

Giovanni Bernardi

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