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Catechesi

Meditazione al Vangelo del giorno 24 gennaio 2018 a cura di Don Gaetano

Nella Meditazione al Vangelo del giorno 23 gennaio 2018 don Gaetano ci invita a porre l’attenzione all’ascolto della parola di Dio perché solo chi fa la volontà di Dio, accoglie il seme che il seminatore con abbondanza getta nel terreno, cosi ogni nostro cuore deve accogliere e custodire la Parola del Regno.

La parabola del seminatore

MERCOLEDÌ DELLA TERZA SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO – San Francesco di Sales

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù si mise di nuovo a insegnare lungo il mare. E si riunì attorno a lui una folla enorme, tanto che egli salì su una barca e là restò seduto, stando in mare, mentre la folla era a terra lungo la riva. Insegnava loro molte cose in parabole e diceva loro nel suo insegnamento: “Ascoltate. Ecco, uscì il seminatore a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e vennero gli uccelli e la divorarono. Un’altra cadde fra i sassi, dove non c’era molta terra, e subito spuntò perché non c’era un terreno profondo; ma quando si levò il sole, restò bruciata e, non avendo radice, si seccò. Un’altra cadde tra le spine; le spine crebbero, la soffocarono e non diede frutto. E un’altra cadde sulla terra buona, diede frutto che spuntò e crebbe, e rese ora il trenta, ora il sessanta e ora il cento per uno”. E diceva: “Chi ha orecchi per intendere, intenda!”.
Quando poi fu solo, quelli che erano intorno a lui insieme ai dodici lo interrogavano sulle parabole. Ed egli disse loro: “A voi è stato confidato il mistero del regno di Dio; a quelli di fuori invece tutto viene esposto in parabole, perché “guardino, ma non vedano, ascoltino, ma non intendano, perché non si convertano e venga loro perdonato”.
Continuò dicendo loro: “Se non comprendete questa parabola, come potrete capire tutte le altre parabole? Il seminatore semina la parola. Quelli lungo la strada sono coloro nei quali viene seminata la parola; ma quando la ascoltano, subito viene satana, e porta via la parola seminata in loro.
Similmente quelli che ricevono il seme sulle pietre sono coloro che, quando ascoltano la parola, subito l’accolgono con gioia, ma non hanno radice in se stessi, sono incostanti e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione o persecuzione a causa della parola, subito si abbattono.
Altri sono quelli che ricevono il seme tra le spine: sono coloro che hanno ascoltato la parola, ma sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e l’inganno della ricchezza e tutte le altre bramosie, soffocano la parola e questa rimane senza frutto.
Quelli che ricevono il seme su terreno buono, sono coloro che ascoltano la parola, l’accolgono e portano frutto nella misura chi del trenta, chi del sessanta, chi del cento per uno”. ( Mc 4, 1-20 )

il seme sul terreno buono

Il Regno di Dio che Gesù è venuto a portare sulla terra chiede a tutti la docile e umile accoglienza. Come la terra accoglie il seme che il seminatore con abbandanza getta nel terreno, cosi ogni nostro cuore deve accogliere e custodire la Parola del Regno . Ma è indispensabile che il seme trovi un terreno buono, ben preparato, libero da sassi e spine. Se il seme trova i nostri cuori come una strada sulla quale tutti passano, se si vive nella dissipazione e nel frastuono continuo la Parola ascoltata subito viene rubata dal maligno e non rimane neanche il piu lontano ricordo. Quando poi, con gioia ed entusiasmo si accoglie la Parola, ma si è incostanti e la volontà non è esercitata nel sacrificio, allora la prima difficoltà e la prima persecuzione a causa della Parola, scoraggiano questi cuori e cosi si abbandona ogni impegno. Se poi si ascolta la Parola ma non si ha una profonda interiorità, è facile essere presi dalla seduzione delle cose del mondo lasciando morire in noi l’opera della nostra conversione. Se vogliamo allora portare frutto, dobbiamo accogliere la Parola in un cuore umile e docile, dove con la continua vigilanza e l’impegno della conversione facciamo crescere la Parola. E cosi, mantenendo un clima di raccoglimento, di preghiera e di ascolto, potremo portate i frutti sperati: chi il 30, chi il 60, chi il 100 per uno. Ci aiuti in questo cammino di accoglienza docile e perseverante il santo vescovo e dottore della Chiesa Francesco di Sales. Con la sua intercessione vi benedico.Don Gaetano

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