Medjugorje sarebbe una truffa? Questo il messaggio che ha ribadito Monsignor Ratko Peric, Vescovo di Mostar, quando il Papa ha annunciato la sua decisione di mandare un inviato speciale nel paesino bosniaco al fine di offrire una guida pastorale alla diocesi ed ai pellegrini. La posizione di Monsignor Peric è sempre stata avversa alle apparizioni, costituendosi come la perfetta prosecuzione della linea tenuta dal suo predecessore Mosignor Zakic, che poté osservare il fenomeno sin dal principio.
Molti però non conoscono la vicenda in tutto il suo sviluppo: Monsignor Zakic era originariamente favorevole alle apparizioni di Medjugorje, ma improvvisamente cambiò opinione, sconfessando i veggenti e tutto il fenomeno. Il motivo di questo cambiamento di rotta è stato giustificato dall’alto prelato come logica conseguenza delle indagini svolte, sembra che le registrazioni delle conversazioni tra i veggenti ed i sacerdoti mostrassero non poche incongruenze, ma da una recente inchiesta, portata avanti da quattro giornalisti croati e pubblicata nel 2011 con il nome di ‘ Misterij Medugorja ‘, si sono sollevati molti dubbi sulla decisione presa da Monsignor Zakic, qui, infatti, viene dimostrato come l’allora governo Jugoslavo abbia avuto una parte rilevante nello screditare il fenomeno.
A fare da contraltare alla ferma condanna della Diocesi di Mostar ci sono le prime parole di Monsignor Hoser ( l’inviato del Papa per la guida pastorale) in terra bosniaca, l’Arcivescovo ha infatti affermato: “Medjugorie è una luce nel mondo di oggi”, aggiungendo come i pellegrini che arrivano nel paese siano attratti dall’atmosfera di pace che regna in quel luogo. Nella sua prima analisi Monsignor Hoser ha spiegato che il culto del paese bosniaco è “Cristocentrico” e che i pellegrini affrontano un intensa vita spirituale con celebrazioni eucaristiche e la scoperta del rosario, insomma concludendo ha detto: “Dal punto di vista religioso, Medjugorje è un luogo fertile per le vocazioni religiose”.
Quindi l’Arcivescovo ha solo confermato ciò che ogni pellegrino ha potuto toccare con mano, d’altronde un gran numero di sacerdoti (610) ha dichiarato di aver trovato la fede in questo luogo, e sono ancora più numerose le testimonianze di fedeli che si sono convertiti o sono tornati alla fede grazie alla visita in questo luogo. Perciò, nonostante la ferma opposizione del Vescovo di Monstar, l’unica cosa che al momento è certa è che Medjugorje è un luogo dove fiorisce la fede, aldilà del fatto che Maria abbia scelto o meno il paesino come luogo dove diffondere il proprio messaggio.