Dalla proposta di fare un pellegrinaggio, al percepire di un qualcosa “di diverso”: il racconto di una straordinaria esperienza che si chiama Medjugorje.
Una donna racconta l’esperienza del suo pellegrinaggio a Medjugorje, iniziato per caso, in un luogo che non conosceva, ma dove ha scoperto la forza della fede, come mai prima. Stefania ci racconta cosa è successo.
“Un giorno, mi hanno proposto di fare un viaggio a Medjugorje e, d’istinto, ho risposto di si, senza conoscere il luogo”. Con queste parole, inizia il racconto di Stefania, una donna che non conosceva Medjugorje ma che, nonostante tutto, parte per andare a capire cosa c’è di speciale in quel posto.
Dal viaggio in pullman, dove non conosceva nessuno: “C’erano persone che già c’erano state e hanno iniziato a raccontare la loro esperienza”. Per un po’, Stefania si sente fuori luogo, ma non si ferma lì.
“Il viaggio fu molto lungo e impegnativo, si pregava di giorno e di notte e, per me che non avevo mai preso in mano un Rosario, era troppo. Appena arrivati a Medjugorje inizio a guardare fuori per capire cosa ci fosse di particolare in quel luogo di cui tutti parlavano.
Arrivo con uno zaino pesante, non di cose materiali, ma di sofferenze” – continua a raccontare.
Stefania ha portato con sé i problemi di una vita, le sofferenze che la assillavano e che la facevano vivere in affanno. “Ho percepito subito qualcosa di diverso nell’aria. Il giorno seguente, si parte per la Collina delle Apparizioni. Una salita non ripida, ma molto insidiosa. Inizio a salire, sento un sottofondo fatto di Rosari e, proprio lì, mi colpisce una frase: Questi è il figlio mio prediletto nel quale mi sono compiaciuto. Mi risuona nella testa durante tutto il tragitto”.
L’arrivo davanti alla statua di Maria: “Le mie gambe hanno ceduto ai suoi piedi e sono scoppiata in un pianto liberatorio. Ho avuto la visione di tutta la mia vita, i miei sbagli, i miei peccati e nello stesso tempo mi sentivo avvolta da una pace e da un amore indescrivibile” – racconta Stefania.
Un amore che la avvolge pienamente, lei che non aveva mai pregato un Rosario, si sente presa da quel luogo, anche solo guardando l’immagine di Maria: “Sono trascorsi sei giorni intensi e ricchi di emozioni. Al ritorno, sentivo una sete di Dio, ho iniziato a capire l’importanza della preghiera all’interno della famiglia […]
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Con il senno del dopo, dico che quel sì detto d’istinto è stata una risposta alla chiamata della Mamma Celeste e del Signore” – conclude Stefania.
Maria ha chiamato una donna lontana dalla Fede per condurla a suo Figlio. Stefania ha risposto con decisione, senza pensarci due volte. E da allora, non ha più lasciato la nuova strada intrapresa.
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ROSALIA GIGLIANO
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