Il tanto atteso pronunciamento del Dicastero per la Dottrina della Fede sul fenomeno Medjugorje: giovedì 19 settembre la dichiarazione ufficiale del Prefetto.
Nella giornata di oggi è stato annunciato che giovedì 19 settembre il Dicastero per la Dottrina della Fede renderà noto il proprio pronunciamento ufficiale “sull’esperienza spirituale di Medjugorje“. Sarà fatta una dichiarazione di giudizio sul fenomeno che ha al centro le apparizioni della Madonna nella cittadina diventata in questi 43 anni un centro spirituale di portata mondiale.
La notizia giunge non del tutto inaspettata: con la definizione delle nuove norme per il discernimento sui casi di apparizioni e fenomeni mistici redatte lo scorso maggio, negli scorsi mesi estivi sono stati diversi i pronunciamenti ufficiali su varie situazioni esistenti del presente e del passato.
Il pronunciamento su Medjugorje: in arrivo la decisione del Dicastero della Fede
Arriva adesso quello più atteso perché coinvolge anche numericamente in gran quantità i fedeli di tutto il mondo. Fenomeno globale particolarmente esteso, il caso Medjugorje, unico nella storia, interessa pellegrini di tutti i continenti. Ogni anno una moltitudine di persone si reca in pellegrinaggio e vi trova fede, pace, e conversione.
Giovedì 19 alle ore 11.30 avrà luogo, presso la Sala Stampa della Santa Sede una conferenza stampa in cui il Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, il card. Victor Manuel Fernandez renderà noto il pronunciamento ufficiale della Chiesa. Oltre al card. Prefetto, interverrà anche mons. Armando Matteo, segretario per la Sezione dottrinale del medesimo Dicastero.
Quindi oltre i pronunciamenti ufficiali nelle settimane scorse, sulle apparizioni mariane approvate, ora è la volta di Medjugorje.
I fedeli di tutto il mondo che giungono in milioni presso il luogo della Regina della pace, attendono con ansia di conoscere ciò che è stato decretato e accompagnano con la preghiera i Pastori della Chiesa.
Le decisioni del Vaticano negli anni
Nel 2010 papa Benedetto XVI aveva istituito una commissione, presieduta dal cardinal Camillo Ruini per discernere sul caso Medjugorje, le cui apparizioni ai sei veggenti, iniziate nel giugno 1981, sono ancora in corso. I lavori della commissione si erano poi conclusi nel 2014 e sei anni dopo sono stati resi noti alcuni risultati dell’indagine vaticana.
Nel 2017 papa Francesco ha poi deciso di dare incarico ad un commissario come inviato speciale della Santa Sede per la parrocchia di Medjugorje con lo scopo di curare le attività pastorali del luogo. Al primo visitatore apostolico, mons. Henryk Hoser è seguito l’attuale visitatore mons. Aldo Cavalli.
Ora, rimane solo da scoprire cosa è stato deciso secondo le nuove norme per la valutazione dei fenomeni mistici e delle apparizioni mariane formulate nello scorso maggio dallo stesso Dicastero. Non essendoci più l’attestazione circa il carattere soprannaturale degli eventi, il giudizio è dato sui frutti spirituali che emergono da un determinato fenomeno. Si struttura in vari gradi, per l’esattezza sei, di cui tre positivi e tre negativi a diversi livelli.
Il massimo giudizio positivo che può esser formulato è il “nihil obstat” con cui si riconoscono molti segni di un’azione dello Spirito Santo. Non rimane che attendere ancora qualche giorno prima di sapere quale sarà il giudizio vaticano, rimanendo saldi nella preghiera, così come insegna la Madonna, proprio a Medjugorje.