E’ vero che a Medjugorje si trova un Crocifisso con i peli?
Sì, è una delle sette copie realizzate dallo scultore olandese Toon Grassen.
Ecco com’è fatto il crocifisso con i peli di Medjugorje
Non molti sanno che a Medjugorje, all’interno della cappella della comunità Oasi, si trova un crocifisso molto particolare. Conosciuto con il nome di ‘crocifisso con i peli’, questa scultura è stata realizzata dall’olandese Toon Grassen. L’artista voleva realizzare un’opera che fosse il più possibile somigliante alla figura di Cristo e che potesse apparire come un’immagine della passione “reale”. Per fare ciò ha deciso di elaborare i dettagli del viso, quelli del corpo e delle ferite inferte al suo corpo prendendo spunto dalle immagini della Sacra Sindone.
L’obbiettivo, però, non era solamente quello di fare un volto ed un corpo il più simile possibile, bensì quello di comunicare la sofferenza patita in croce. Per essere sicuro delle misure del corpo di Cristo ha chiesto un parere ad un equipe di medici. Quindi ha utilizzato il caucciù morbido per simulare la pelle ed ha inserito capelli, barba e peluria in tutto il corpo. Per completare l’opera ha poi aggiunto del sangue che sgorga dalle ferite. In totale esistono 7 copie di questa straordinaria scultura, una delle quali si dovrebbe trovare in Italia.
Crocifisso con i peli: alcune persone si sono convertite guardandolo
Come spesso capita, specie in località come Medjugorje, sono state diffuse delle testimonianze secondo cui i peli sul corpo della statua, così come le unghie, crescono costantemente e devono essere tagliati. Incuriositi da queste rivelazioni, i reporter di ‘Medjugorje tutti i giorni‘ hanno chiesto conferma a padre Max, sacerdote della comunità, il quale ha risposto: “Ci sono persone che lo dicono, ma non è assolutamente vero. Alle volte la fede ci porta alla ricerca dell’impossibile”. Nessun miracolo, dunque, è ancora legato alla statua, sebbene ci siano state molte persone che hanno confidato a padre Max di essersi convertiti dopo averla osservata.
Segui tutte le nostre News anche attraverso il nuovo servizio di Google News, CLICCA QUI
Luca Scapatello