Medjugorje, Festival 2024: presenti anche i giovani provenienti dai Paesi in guerra

Si è tenuta presso il salone Giovanni Paolo II a Medjugorje, la conferenza stampa di apertura del 35° Festival dei Giovani che prende il via oggi 1° agosto.

Festival Medjugorje
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Presenti sua Eccellenza Mons. Aldo Cavalli, Visitatore Apostolico a carattere speciale per Medjugorje e il parroco di San Giacomo, fra Zvonimir Paricic.

Il Festival dei Giovani, giunto alla sua 35° edizione, riunisce anche quest’anno decine di migliaia di giovani da ogni parte del mondo. 

Il saluto iniziale va innanzitutto al Visitatore Apostolico a carattere speciale Mons. Aldo Cavalli, e al parroco fra Zvonimir Paricic, posto guida della parrocchia di San Giacomo a Medjugorje a partire da luglio 2022. Il motto dell’edizione di questo anno è: «Maria ha scelto la parte migliore..» (Lc 10, 42). 

Molti i temi affrontati, tra cui le ultime norme in materia di fenomeni soprannaturali del Dicastero per la Dottrina della fede, e le eventuali regole per i Paesi che vogliono importare il format Festival dei Giovani, ma l’interesse maggiore verte sulle questioni che riguardano strettamente la manifestazione di quest’anno.

Medjugorje, festival 2024: presenti i giovani dei Paesi in guerra

La prima domanda che apre la conferenza stampa, è sul numero di presenze previste al festival, a cui risponde il parroco di Medjugorje, ponendo l’attenzione su ciò che è più importante :”Non pensiamo troppo al numero ma ciò che ci sta a cuore sono i giovani che stanno arrivando da tanti Paesi del mondo anche se alcuni sono colpiti dalla guerra , ma ciò nonostante i giovani ci sono”. E aggiunge: “Molto tempo del festival sarà dedicato alla preghiera per la pace, pace nel cuore, pace nelle famiglie, pace nel mondo”.

Mons. Cavalli subito dopo mette in evidenza il carattere particolare di questa manifestazione: “Si vedono migliaia e migliaia di giovani che vengono da tante parti del mondo, in un ambiente totalmente internazionale, cattolico nel senso proprio della parola, universale, che vengono  liberamente e vengono sapendo una cosa ben chiara, vengono con uno scopo unico, come tutta la gente che vieni qui a Medjugorje: incontrare il Signore Gesù Cristo in compagnia della Vergine Maria. In questo incontro vivere profondamente la fede che hanno ricevuto”.

Cosa pensa papa Francesco

Poi prosegue, parlando della posizione di papa Francesco rispetto a questo grande avvenimento di Medjugorje.

“Il papa sa bene l’importanza di questo luogo e di questo incontro, l’importanza che dà a questo luogo l’ha manifestato prendendo sotto la sua giurisdizione, tutta la parte pastorale della parrocchia di Medjugorje, e inviando come suo rappresentante il Vescovo ordinario di questa parte pastorale, un Arcivescovo cosa unica che vediamo nella Chiesa.

Il papa comprende bene l’importanza di questo incontro con i giovani, per questo invia sempre ogni anno un suo  messaggio particolare, da lui preparato. Quest’anno il messaggio particolare fondato su quelle parole «Maria ha scelto la parte migliore..», ha un contenuto ben chiaro: ‘Dovete essere autentici testimoni del Vangelo di Gesù’.

Nei due anni in cui ho partecipato a questo incontro dei giovani sempre ho visto questa profonda finalità dei giovani che vengono qui, sapendo di volere apprendere dal Signore e dalla Vergine Maria come essere autentici testimoni nel mondo.

In questo modo, i giovani diventano gradualmente, vivendo nel nostro mondo, e amando il nostro mondo come Dio lo ama, e vivendo e amando il Signore Gesù, diventano sempre più autentici testimoni del Vangelo nel nostro mondo di oggi. Questo è quanto ho notato, nei due anni in cui ho partecipato con piacere e con gusto a questo incontro dei giovani”.

“Maria ha scelto la parte migliore”

La conversazione prosegue sul motto scelto quest’anno «Maria ha scelto la parte migliore..», prende a questo punto di nuovo la parola, fra Zvonimir Paricic: “La vita dei giovani assomiglia a quella di Marta, che si impegna a fare tante cose, a mettere a posto tante cose, a lavorare, e spesso nelle nostre preghiere diciamo come Marta ‘Dì a Maria di fare questo o fai questa o quella cosa nella mia vita’.

Monsignor Cavalli
Mons. Aldo cavalli, Visitatore Apostolico e il parroco di Medjugorje, fra Zvonimir Paricic durante la Conferenza stampa di apertura del festival dei Giovani

Ma dovremmo sapere che la cosa più importante nella vita è sedersi ai piedi di Gesù, ascoltare la sua parola, nutrirsi della sua parola e vivere secondo la sua parola, e una volta scelta più buona, questa parte migliore, il Signore ci dà la sua benedizione per raggiungere tutto quello che desideriamo raggiungere nella nostra vita. E credo sia importante sottolineare ai giovani il seguente, tutto quello che desiderano fare nella vita, possono farlo e realizzarlo col Signore”.

Il messaggio più importante per l’uomo di oggi

La successiva domanda è rivolta a Mons. Aldo Cavalli, qual è la cosa più importante, più preziosa da dire all’uomo in questo mondo moderno e secolarizzato?
“Una cosa molto semplice, stimiamo questo mondo, amiamo questo mondo così come è, e nel medesimo tempo amiamo il Signore e stimiamolo così come Lui si è rivelato. In questo modo, noi ci poniamo tra il mondo attuale e Dio, tra Dio e il mondo.

Così possiamo dare il mondo i valori incredibili che ci dà nel Signore Gesù che sono, la pace, il cambiamento di vita in una vita dinamica e attiva, e affidiamo il mondo a Dio così com’è, perché Dio lo aiuti a vivere in pace, in serenità di vivere come uomini e donne in questo mondo”.

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