A Medjugorje sembra di essere ritornati ai primi tempi delle apparizioni, quando la Madonna è apparsa per la prima volta sulla collina del Podbrdo ai veggenti allora adolescenti, era il 24 giugno 1981, festa di San Giovanni Battista.
La notizia dell’avvenimento si è presto diffusa, nonostante allora non ci fossero i cellulari e i mezzi di comunicazione di adesso, e fiumi di persone accorrevano sulla collina, che fa parte del monte Crnica, situata nella frazione di Bijakovici, per assistere a un avvenimento straordinario e inaspettato. Qualcosa di simile sta succedendo ora a Medjugorje.
Ho ripercorso quei momenti incredibili attraverso i racconti degli stessi veggenti, e dei testimoni oculari che ho avuto occasione di conoscere, una fra tutti Mirela Sego, e riportano che le persone accorrevano da ogni parte e molti facevano persino decine di chilometri a piedi pur di esserci.
Quello che sta accadendo oggi, mi ricorda quei tempi: la Madonna per la prima volta nella storia di Medjugorje, per il tramite della veggente Marija Pavlovic, chiama i suoi figli per nove sere consecutive, dal 16 al 24 giugno, festa della natività di san Giovanni Battista, alle ore 22 sulla collina del Podbrdo per pregare la novena per la pace nel mondo sino alla vigilia dell’anniversario, che lo ricordiamo si festeggia il 25 giugno, come Lei ha domandato, e promette di scendere dal cielo per accogliere ogni intenzione che portiamo nel cuore.
Medjugorje: è come nei primi giorni delle apparizioni
Un richiamo forte che ha mobilitato ogni sera un numero crescente di fedeli, tra parrocchiani e fedeli che accorrono qui a Medjugorje, per rispondere al suo invito.
Si vedono file interminabili di macchine che arrivano da ogni parte, file di persone che si apprestano a salire, giovani e meno giovani, anziani, famiglie intere con bambini a seguito, e agenti di polizia impegnati a dirigere il traffico per evitare ingorghi e disordini. Quello che mi impressiona e vedere la gente raccolta per ore nella preghiera fino a tarda sera sulla collina, senza temere le difficoltà del luogo che non offre certo posti comodi su cui sedere così a lungo, e lo fanno con un atteggiamento raccolto, composto e con spirito di sacrificio.
Queste immagini mi riportano con la mente a quei primi giorni in cui questo piccolo paese sperduto tra i Balcani, in cui la Madonna si è presentata col nome di Regina della Pace a sei piccoli veggenti, diventava d’un tratto meta e interesse dei fedeli e non, provenienti da tutto il mondo.
Un richiamo che oggi ritorna più che mai urgente e attuale, data la situazione di grave pericolo che minaccia di investire l’intera umanità, e la Madre di tutti gli uomini, ci vuole destare dal nostro sonno, ci invita a prendere consapevolezza della drammaticità della situazione attuale, a convertirci e a pregare, perché niente in questo momento storico è più utile e necessario di orientare i nostri cuori a suo Figlio Gesù.
Ognuno di noi può fare la sua parte, e non è necessario essere fisicamente a Medjugorje, tutti possiamo aderire alla sua chiamata, in qualsiasi luogo ci troviamo, e unirci in comunione di preghiera per la pace.