Quanta speranza può dare la Regina della Pace?
Il caso della signora Iva Iole, che abitava nei pressi di Medjugorjem sembrava davvaro disperato.
L’ospedale di Mostar aveva parlato di una diagnosi molti grave, per la signora Iva Iole, ossia l’infiammazione disseminata delle circonvoluzioni cerebrali, in molte aree della corteccia celebrale.
La signora Iva Iole si era fatta visitare anche all’ospedale di Zagabria. Li i medici avevano diagnosticato una Encefalomielite acuta disseminata, una patologia riguardante il sistema nervoso che “deteriora” progressivamente il cervello e le sue funzionalità.
Medjugorje: Iva pregava e digiunava
Anche un terzo ospedale specializzato visitò la signora Iva Iole, ma il risultato degli esami clinici peggiorava di volta in volta. In definitiva, era affetta da sclerosi multipla, non curabile. Sappiamo bene che si tratta di una malattia neurodegenerativa che porta con se delle lesioni al sistema nervoso centrale.
Era il mese di Agosto del 1981, le apparizioni della Regina della Pace a Medjugorje erano appena cominciate, nel Giugno dello stesso anno. La signora Iva Iole si recò il quel luogo santo, così vicino a casa sua, per affidarsi completamente a Dio e alla Mamma celeste, per affrontare, o superare in qualche modo, la sua difficile situazione.
A Medjugorje la signora Iva Iole ebbe la possibilità di avvicinare anche i veggenti, che la aiutarono a pregare. Lei, intanto, cercava di digiunare. Passarono delle settimane e ci si accorse che non c’era peggioramento della malattia, anzi. Le preghiere non cessarono e, il 13 Settembre dello stesso anno, la signora Iva Iole riuscì a raggiungere il monte Križevac e la croce. Qui, durante la Santa Messa successe qualcosa che nessuno ha saputo spiegare: guarì! I successivi esami clinici dissero che la sua malattia, la sua sclerosi multipla era regredita, “repentinamente e totalmente”.
Antonella Sanicanti
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